Pisa, 29 gennaio 2013 - L’atto di indirizzo per la definizione del piano nazionale per lo sviluppo aeroportuale, reso noto oggi dal ministro dei trasporti Corrado Passera, esclude Pisa e Firenze dal gruppo dei 10 “super big”, oovvero tra gli scali considerati di rilevanza strategica a livello UE in quanto pertinenti a città o nodi primari. I due aeroporti toscani sono invece inseriti nella “comprehensive network”, dove si trovano gli impianti con movimenti superiori al milione di passeggeri anno e indispensabili ad assicurare la continuità territoriale.

Il governatore Enrico Rossi, i sindaci Filippeschi e Renzi hanno già scritto al responsabile del Dicastero, chiedendogli un incontro urgente per illustrare lo stato di attuazione del processo di integrazione delle società dei due aeroporti toscani e di ammodernamento di quello di Firenze: "Pisa e Firenze, con i loro 6,35 milioni di passeggeri, rappresentano il quarto polo aeroportuale italiano dopo Roma, Milano e Venezia. Non appare quindi comprensibile che l’Atto di indirizzo per la definizione del Piano Nazionale per lo sviluppo Aeroportuale non inserisca i due aeroporti toscani nel core network”.

Immediata anche la reazione di Gina Giani, amministratore delegato di Sat, la società di gestione dello scalo pisano: "Così com'é l'atto di indirizzo sul piano nazionale degli aeroporti presenta delle ambiguità che auspico siano dissipate in fretta. Pisa con i suoi 4,5 milioni di passeggeri - spiega Giani - è il sesto aeroporto regionale e insieme a Firenze, che vanta oltre un milione di passeggeri, costituisce il quarto polo aeroportuale italiano".

I timori di Pisa riguardano soprattutto il fatto che la classificazione che emerge nasconda in realtà il pericolo di una minore attenzione da parte dello Stato per il futuro.

"Pisa insieme a Firenze - ha concluso Giani - era già definita aeroporto strategico dall'Enac nel piano nazionale degli aeroporti, quindi auspico che questo atto di indirizzo sia un punto di partenza sul quale ragionare per garantire un futuro prospero al nostro scalo e adeguati finanziamenti per continuare a crescere. Per questo vedo un'ambiguità che è necessario superare in fretta da parte del Governo".