Pisa, 7 dicembre 2012 - Blitz di studenti e precari nella sede della Soprintendeza per denunciare il silenzio delle istituzioni intorno al Teatro Rossi.

"Da due mesi - dicono gli "occupanti" - cerchiamo di rompere il silenzio tentando di instaurare un dialogo pubblico e partecipato con la Sovrintendenza. Abbiamo richiesto la documentazione sullo stato dei lavori e impianti all'interno del teatro, per poter dar vita a un reale progetto di recupero e funzionalizzazione dello spazio praticabile - foyer e platea. Inascoltati, abbiamo tuttavia prodotto, con l'aiuto di tecnici e artigiani di ambito teatrale, alcuni modelli di nuovo utilizzo dello spazio. Intorno a questo lavoro non c'è altro che il brusio delle interlocuzioni informali, le voci di corridoio e le pacche sulle spalle della politica locale".

Tanti gli ospiti che hanno solcato nuovamente il palco del teatro: Gabriele Vacis, Enrico Ghezzi, Philippe Garrell, Nicola Toscano e Alessandro Danelli (Les Anarchistes), Claudia Melli, GogMagog, César Brie, Maria Grazia Cipriani e il Teatro del Carretto, Isabella Staino. Federica Giardini, Maurizio Iacono, Alessandro Benvenuti, Gilda Policastro, Antonio Prete, Mario Cristiani, Luigi Blasucci, Beatrice Monroy, Carlo Ipata, Vinzia Fiorino, Carla Benedetti, Giovanni Giovannetti. Insieme a loro molti artisti emergenti hanno trovato nel Teatro Rossi Aperto lo spazio per esprimersi e presentare al pubblico il proprio lavoro.

"Il Teatro Rossi Aperto: la sigla si riassume in un TRA - concludono i precari e studenti che hanno occupato e riaperto il teatro - Il soggetto che in questo luogo ha trovato coraggio di ridare voce e vita a una meraviglia settecentesca dell'arte italiana, tenuta nascosta e abbandonata al degrado, dà senso a questa sigla. TRA precari dell'arte, della ricerca e studenti, TRA cittadini attivi ed artisti, TRA questa gente puoi trovare il senso di una pratica comune di condivisione di un'idea e di uno spazio di cultura. Questo è il Teatro Rossi Aperto oggi. E non lo si può ignorare".