Pisa, 27 settembre 2012 -  Blitz alle prime del mattino nello storico teatro Rossi di Piazza Carrara, chiuso da 16 anni e in attesa di una ristrutturazione. Un gruppo di studenti e operatori dello spettacolo, una trentina, ha preso possesso della struttura. Già in programma una tre-giorni di appuntamenti culturali. E stasera alle 17 assemblea pubblica.

"Oggi noi, studenti e lavoratori dello spettacolo - si legge nel comunicato degli occupanti, studenti e lavoratori dello spettacoo (sulla scia degli altri teatri italiani) - abbiamo deciso di riaprire e liberare dalla polvere e dal silenzio il teatro "Ernesto Rossi", perché siamo stanchi di essere soggetti precari, categorie non riconosciute e non tutelate, persone che giorno dopo giorno vedono il loro presente sempre più immiserito e il loro futuro sempre più in pericolo".

"Vogliamo mettere in pratica una gestione dal basso e orizzontale di uno dei più bei teatri del territorio - si legge ancora - per provocare una frattura nello stato di cose esistenti: impadronirci di tempi di vita liberi e liberati dai diktat del precariato, dalle leggi spietate del mercato del lavoro. Un luogo, fisico e non, dove l'errore e il desiderio siano considerati possibilità virtuose e fertili di un percorso sempre aperto".

E infine: "Contrastiamo le politiche comunali che cercano di rendere Pisa passatempo usa-e-getta dei turisti della domenica, lontana dai desideri di cittadini, studenti, migranti che la attraversano e riempiono ogni giorno. Politiche che hanno preferito con i PIUSS, grande evento di ristrutturazione della città, spendere milioni di euro in telecamere inutili, ma neanche un centesimo per la riapertura di luoghi storici e artistici chiusi da anni come il Teatro Rossi".