Pisa, 3 settembre 2012 - METAROCK al via. Ma con qualche polemica. I Negrita hanno aperto la kermesse di concerti previsti per questa stagione che è stata caratterizzata dal maltempo. L’esibizione della band aretina è iniziata intorno alle 22 con non poco ritardo e problemi tecnici per il montanggio delle attrezzature sul palco causa vento e pioggia. Il cantante Pau, Paolo Bruni, appena salito sul palco ha iniziato a lamentarsi per il poco spazio riservato alla loro attrezzatura che era ancora su due camion.

 Il leader della band ha chiesto subito se i fans si sarebbero accontentati «di una performance mediocre». Dopo mezz’ora, il concerto ha avuto finalmente inizio e sono seguite due ore in cui si è spaziato dai vecchi ai nuovi lavori ma l’atmosfera tesa e i protagonisti freddi non hanno reso giustizia alla buona musica. Durante il concerto, altre tre volte il cantante ha ripreso il tema della disorganizzazione arrivando a dire che il gruppo aveva passato una «giornata di m...». Molti spettatori sono rimasti delusi dal comportamento del gruppo che, se anche non avevano una scenografia “altezza” dei loro show, erano davanti a un vasto pubblico giunto da tutta Italia solo per ascoltarli e divertirsi. E ai loro fischi il gruppo ha risposto con il dito medio alzato.E anche ieri il tam tam su Facebook non si è placato.

 «CI SONO stati problemi di sicurezza relativi alla struttura del palco — rispondono gli organizzatori — per diversi motivi la scenografia portata dalla produzione della band non si è potuta installare. Nello specifico il maxi schermo dietro la band. Questi sono problemi dell’ultim’ora», aggiungono. Problemi che «non è stato possibile risolvere ma che comunque sono sempre rimasti limitati agli addetti ai lavori». «In fondo il pubblico viene ad ascoltare un concerto rock. In ventisette anni di carriera, nessun artista si è mai permesso portare sul palco queste situazioni soprattutto con toni così offensivi, in maniera irrispettosa anche per le quasi tremila persone, che, vista la tensione sul palco, hanno vissuto un concerto non all’altezza delle aspettative».
Irene Salvini