Roberta: il web, i dubbi e la voglia di sapere

di DAVID BRUSCHI

Pisa, 07 luglio 2012 - DA QUALCHE giorno oltre alle solite discussioni è spuntata pure una petizione on-line. Chiede che non cada il silenzio sul caso di Roberta Ragusa, scomparsa da 176 giorni senza che sia ancora emersa una traccia chiara, un inidizio reale per acchiappare la soluzione del mistero. Per ora le firme sono 336 e il popolo del web non è per niente contento del risultato. «Avranno capito che non si paga nulla?», ironizza qualcuno, nervosamente deluso. Sono gli irriducibili del mistero, che non vogliono saperne di arrendersi nonostante tutto suggerisca che il caso è lontano da una soluzione. E che sono ancora pronti a commentare, dire la loro, suggerire soluzioni. E’ bastato che ieri La Nazione desse la notizia di un Antonio Logli deciso a tornare al proprio lavoro alla Geste, quando a breve scadrà il suo periodo di aspettativa, che il tourbillon delle opinioni è ricominciato. «Certo che se aspettano che spunti una foto dell’assassino mentre compie il reato sarà difficile procedere», le parole di un pessimista. «Mah, forse stanno seguendo una pista in assoluto riserbo», la risposta di un possibilista.
 

Tutti accomunati da un interesse quasi spasmodico per la vicenda: 7166 gli iscritti al gruppo facebook «Troviamo Roberta Ragusa», rimasto uno dei pochi angoli in cui la speranza continua a sopravvivere, mentre famigliari, inquirenti e magistrati danno l’impressione di non sapere più che pista battare. Così sono centinaia i messaggi scambiati e decine i fotomontaggi che ritraggono Roberta su qualsiasi sfondo possibile, ma tutti con la voglia di comunicare un messaggio di fiducia. Di vicinanza soprattutto alla stessa Roberta, con cui in tanti aprono quasi un filo diretto, un dialogo personalissimo. Il web resiste alla tentazione di dimenticarla e attende - ormai aggiornato su tutte le pieghe delle indagini - che arrivino i risultati degli esami del dna svolti su alcuni vestiti trovati nei boschi di Montaione. Spettatori di un giallo di cui ormai si sentono protagonisti in piena regola.