Pisa, 13 marzo 2012 - OGGI sono esattamente due mesi che Roberta Ragusa è misteriosamente scomparsa. Due mesi di indagini, di ricerche e di appelli usando ogni tipo di mezzo di informazione e comunicazione. Tutto inutile: nessuna notizia certa sulle sorti della bella quarantaquattrenne, sposata da una ventina d’anni con Antonio Logli, madre di due ragazzi (Daniele e Alessia, rispettivamente di 15 e 10 anni), contitolare insieme al marito e al suocero Valdemaro Logli dell’autoscuola «Futura» in via Dini a Gello di San Giuliano Terme, a pochi metri dall’abitazione familiare.

 

Ed è proprio in quella casa che Roberta è stata vista per l’ultima volta da Antonio Logli che, prima di andare a letto, a mezzanotte tra il 13 e il 14 gennaio, ha affermato che sua moglie era in cucina e mentre guarda la televisione stava preparando la lista della spesa per il giorno dopo. Da quella data solo un paio di avvistamenti, ritenuti dagli investigatori ‘attendibili’ , ma senza riscontri certi. La ribalta nazionale di trasmissioni come ‘Chi l’ha visto’ e ‘Quarto grado’ oltre ai social network hanno fatto e fanno sembrare quasi impossibile che in tutto questo tempo nessuno si sia mai fatto avanti con testimonianze certe di avvistamenti.

 


POI è arrivata l’iscrizione del registro degli indagati del marito, il sopralluogo dei Ris di Roma, le testimonianze delle amiche della scomparsa Roberta a lungo sentite dai carabinieri, grazie alle quali è emerso che il matrimonio della donna era finito, che il marito aveva un’amante e che Roberta lo sapeva ma che, almeno fino al 13 gennaio, non sapesse il suo nome. Ora spunta la pista dei cellulari, che a quanto pare non si trovano. Non è chiaro se siano stati distrutti o meno, ma gli inquirenti sono comunque in grado di stabilire quali telefonate siano state effettuate e recuperare i messaggi. E poi i tre mezzi, due auto e due furgoni a disposizione del Logli, che i segugi specializzati nella ricerca di tracce ematiche e resti umane non hanno controllato. Potrebbe essere il prossimo passo.

 

                                                                                                                          FEDERICO CORTESI e CECILIA MORELLO