Pisa, 18 novembre 2011 - E' l'ultima frontiera nel campo dell'intelligenza artificiale: un robot badante e infermiere, capace di assistere anziani e disabili. Non è ancora realtà ma potrebbe diventarlo. A lavorare al progetto europeo di ricerca è un team del dipartimento di Informatica dell'Università di Pisa.


Capofila del progetto - denominato Rubicon (Robotic UBIQuitous COgnitive Network) e costato ben 2,5 milioni di euro - è l'Università di Dublino. Ne fanno parte anche l'Istituto di scienza e tecnologie dell'informazione del Cnr, la Fondazione Stella Maris, la Orebro University (Svezia), la University of Ulster (Nord Irlanda) e tre aziende spagnole e irlandesi.

Qualcosa di simile era stato già realizzato in Giappone, già due anni fa, come di può vedere in questo video. Stavolta i ricercatori puntano più in alto.  L'obiettivo è realizzare un robot in grado di apprendere le caratteristiche della persona da assistere grazie a una rete di sensori installati in casa. I sensori acquisiscono le informazioni, memorizzano un modello di abitudini della persona e lo trasmettono ai robot. Insomma, se Rubicon impara che una persona ha l'abitudine di alzarsi alle 7, il sistema attiva i robot a quell'ora per portarle le pantofole e assisterla. Se le abitudini cambiano, il sistema saprebbe comunque adattarsi. Il progetto avrà una sperimentazione semestrale all'ospedale pisano della Stella Maris e in un living lab dell'azienda Tecnalia a Bilbao, partner del progetto.

Niente di più rivoluzionario potrebbe entrare nelle famiglie italiani, dove l'assistenza agli anziani diventa sempre più onerosa e difficoltosa. Resta una perplessità: se il robot-badante potrà assolvere in modo impecabile al compito di cambiare il pannolone al nonno, sarà altrettanto capace alleviare la sua solitudine?