Pisa, 13 giugno 2011 -  La fine di una storia passionale sarebbe all'origine del dramma consumatosi a Ponte a Egola, nel Comune di San Miniato (Pisa), che hanno portato un settantenne, italiano, a sparare alcuni colpi di fucile contro l'abitazione di una ragazza.

I carabinieri mantengono il massimo riserbo sulla vicenda, ma dalle testimonianze dei vicini, sembra che l'uomo sia stato visto spesso vicino alla palazzina di via Leporaia a bordo della sua Opel Corsa grigia. Secondo i carabinieri, l'uomo era conosciuto dalla famiglia della giovane che aveva una sorella più piccola e due fratelli maggiori. Nella storia potrebbero avere un ruolo importante anche i soldi, ma anche su questo aspetto non ci sono conferme da parte dei militari dell'Arma.


Secondo quanto ricostruito l'uomo sarebbe riuscito a farsi aprire il portone del condominio e si è diretto al terzo piano, dove si trova l'appartamento della famiglia della ragazza. Ha aperto la porta con varie spallate urlando con in bracco il fucile da caccia regolarmente denunciato, ma impropriamente portato all'esterno della sua abitazione. Le grida hanno richiamato l'attenzione della vicina che ha aperto la porta per vedere quel che accadeva, offrendo una via di fuga alla giovane che si è rifugiata nell'appartamento.

 

A quel punto l'uomo ha cominciato a sparare contro la porta, ma non è riuscito nell'intento di aprirla. Due carabinieri sono riusciti ad avvicinarsi dal piano inferiore, prima tranquillizzandolo e poi riuscendo a immobilizzarlo e a disarmarlo, approfittando di un suo momento di distrazione. L'ispezione all'arma ha rivelato che l'uomo aveva il colpo in canna. E' stato arrestato fra gli applausi dei residenti per tentato omicidio plurimo, sequestro di persona, porto abusivo d'arma, resistenza a pubblico ufficiale e violazione di domicilio.