Pisa, 11 marzo 2011 - Occupatala la facoltà di Scienze Politiche dagli studenti del Collettivo dell'aula R. La decisione, si legge in una nota, ''è stata presa per lanciare un forte segnale di opposizione all'applicazione della riforma Gelmini che costituisce il coronamento delle politiche di distruzione dell'università pubblica portate avanti dai governi che si sono succeduti negli ultimi 15 anni''.


Secondo gli studenti, "la facoltà occupata sarà duramente colpita dagli effetti della riforma: drastica riduzione della didattica, accorpamento, scomparsa di corsi di laurea, chiusura della facolta'''. ''Anche se non ci sono notizie ufficiali sulle sorti dei nostri studi - prosegue la nota - sicuramente il peso degli effetti della riforma ricadrà sugli studenti e sui lavoratori dell'università''.

Gli universitari accusano anche la Commissione Statuto, appena nominata, di essere solo un intervento ''di facciata'', ma in realtaà ''non permette margini reali di intervento per 'addolcire' gli effetti delle politiche governative e non garantisce neanche quella trasparenza che avrebbe dovuto caratterizzarla''.


Si è svolta un'assemblea aperta nella quale discutere dei ''percorsi di lotta dentro e fuori l'università'', mentre per domani pomeriggio è stata organizzata un'iniziativa sull'attuale situazione di crisi del Nord Africa.