Pisa, 15 febbraio 2011 - Sommersi dalle strisce blu. Il progressivo ampliamento della sosta a pagamento non conosce freni e, ormai, arriva fino ai più estremi confini comunali. Le ultime due sono segnalate da Atdc-Associazione Toscana a difesa dei consumatori. Il succo è questo: sono nulle le multe per la sosta non pagata in quanto a Pisa, nelle immediate vicinanze dei parcheggi a ticket, non esistono stalli gratuiti in numero tale da compensare le onnipresenti strisce blu. Sentenze indubbiamente tempestive, visto che giungono proprio nel momento in cui Pisamo e Comune stanno provando a 'cancellare' gli ultimi posti gratuiti esistenti in città, quelli di Pratale.

 

In sostanza, all’automobilista non è data possibilità di scegliere e, dunque, se non paga il parcheggio, non va multato. Sentenza che trova, secondo i giudici di pace, la sua ragion d’essere in un significativo pronunciamento della Cassazione (Sezioni Unite, n. 166/07) il quale conferma esattamente quanto detto dai giudici di pace pisani. Ma il provvedimento della Suprema Corte viene puntualmente respinto da Pisamo, azienda pubblica della mobilità, e dal Comune che invocano il Codice della Strada (Articolo 7, comma 8) là dove vengono fissate le deroghe all’obbligo di prevedere parcheggi gratuiti: ovvero nella Ztl e "nelle aree di particolare rilevanza urbanistica individuate e delimitate dalla giunta nelle quali sussistano esigenze e condizioni particolari di traffico". Dettato, ribadisce il Comune, che anche in questo caso ha avuto la benedizione della Cassazione. Chi ha ragione? Difficile dirlo. Anche perché l’amministrazione non ha comunque scelto mezze misure, né di mitigare in alcun modo l’avanzata delle strisce blu. Bastano pochi numeri: la famosa "area di rilevanza urbanistica" è stata progressivamente estesa e ritoccata nei confini fino al suo assetto attuale, definito col Piano generale del Traffico del 2002, votato anche in consiglio comunale. Essa comprende praticamente tutta la città e al suo interno i parcheggi a pagamento sono passati dai 4.500 del 2001 ai 5.200 dell’anno successivo fino ai 6.733 attuali (ai quali si aggiungono, per il periodo estivo, i circa 3mila sul litorale) con tariffe variabili da 0,60 a 1,75 euro l’ora (2 euro quelli intorno al parcheggio interrato di piazza Vittorio). E i posti gratuiti? In realtà esistono, e sono anche numerosi. Peccato che siano quasi tutti molto lontani dal centro.

 

C’è una bella cartina predisposta proprio da Pisamo nel periodo natalizio che individua qualcosa come 6.400 posti gratuiti, tutti 'facilmente' raggiungibili dal centro con il bus: tra questi 500 nello scambiatore di via Pietrasantina e 800 in quello di via Paparelli; 500 in via di Pratale, 650 in via Cisanllo, 500 nella vicina via Donatori di sangue, 900 in via Trivella (ponte delle Bocchette), 300 in via Livornese, 100 alla Stazione di San Rossore. E così via, poco allegramente. In tutto il centro, giudici di pace permettendo si paga ovunque. Anche se, a dire il vero, l’associazione dei consumatori Atdc osserva che contro una delle ultime sentenze del giudice di pace (favorevoli agli automobilisti) «il Comune non ha presentato appello in Tribunale. Dunque — dichiarano Andrea Mion e Leonardo Longo, presidente e segretario Atdc — si tratta di una grande vittoria che, seguìta dal nostro legale Emanuele Fusi, conferma le ragioni del pronunciamento del giudice di pace» oltre a costituire un precedente importante che potrebbe dare il via a un lungo contenzioso sulle multe per la sosta non pagata. Con esisti tutt’altro che scontati.

 

Per tutti questi motivi Atdc chiede uno stop al piano che Pisamo ha presentato proprio in queste settimane per estendere le strisce blu anche al quartiere di Pratale, l’ultimo 'polmone' della città ancora non a pagamento. L’azienda della mobilità, come abbiamo già scritto, ha 'contato' per alcune settimane le auto in sosta nelle strade del quartiere per dimostrare, dati alla mano, che si tratta soprattutto di veicoli di pendolari e che la richiesta di mettere le strisce blu viene soprattutto dai residenti che chiedono di eliminare il caos della sosta selvaggia nel quartiere. Il caso approda in questi giorni al Ctp, consiglio di quartiere, il cui presidente, Ilario Luperini (Pd) aveva già chiesto di valutare una introduzione graduale del provvedimento. Presto ci sarà anche un’assemblea pubblica. Le forze politiche sono divise. Sel (vedi articolo a fianco) ha detto no così come il Pdl: "Abbiamo raccolto 500 firme di residenti e commercianti — esclama il consigliere pdl Paolo Capri —: adesso devono essere tenute in considerazione".