Pisa, 15 settembre 2010 - Si chiama Cladis, ha lo stesso sapore di quello originale ma, in più, è ricco di acido linoleico coniugato (CLA), un acido grasso polinsaturo che contribuisce a proteggere l'organismo dalle malattie cardiovascolari. È il formaggio pecorino, come si legge in una nota, messo a punto dal team del professor Pierlorenzo Secchiari della Facoltà di Agraria dell'Università di Pisa. È stato ottenuto mediante latte di pecore nutrite con uno speciale mangime ricco di semi di lino estrusi - una fonte naturale di precursori di acido linoleico coniugato (CLA) - che gli stessi sperimentatori hanno dimostrato portare alla produzione di un latte ricco di CLA. Il nuovo formaggio sarà sottoposto allo studio dei ricercatori del Policlinico di Abano Terme per testarne gli effetti protettivi.

 

Denominato Cladis, il trial durerà trenta mesi e coinvolgerà una popolazione di 100 donne over 60 con sindrome metabolica. Questo tipo di pazienti potrebbe ottenere un doppio beneficio dal Cla: prevenzione di malattie cardiovascolari e di osteoporosi. Il pecorino Cladis, se inserito nell'ambito di una dieta equilibrata, potrebbe infatti non aumentare (e abbassare probabilmente) i livelli di colesterolo, contribuendo alla prevenzione di alcune delle principali patologie croniche debilitanti, come quelle cardiovascolari. Inoltre, poichè il formaggio come è noto è un'ottima fonte di calcio, il suo effetto protettivo potrebbe estendersi anche contro l'osteoporosi.

 

"L'acido linoleico, un acido grasso polinsaturo, della stessa famiglia degli omega -3, contribuisce - spiega la nota - a proteggere l'organismo dalle malattie cardiovascolari, in quanto avrebbe un effetto benefico sul riequilibrio del livello di colesterolo buono (HDL) nel sangue, a scapito di quello cattivo (LDL)". La sperimentazione avverrà grazie ai 276 mila euro di finanziamento concesso dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo: il pecorino sarà somministrato ad un campione di ospiti dell'Opera Immacolata Concezione (OIC) di Padova. In caso di successo, si prevede di allargare la produzione di latte ricco in acido linoleico coniugato anche alle pecore di Onna, in provincia de L'Aquila, una delle zone più colpite dal terremoto dello scorso anno.