Pisa, 13 settembre 2010 - E’ stata una sorta di 'spedizione punitiva'. Un 'commando' — che secondo gli investigatori della Digos è arrivato da Pisa —, ha sfasciato un bar a Terni ed è ripartito. Dando tutta l’idea di sapere con esattezza cosa fare, dove colpire e come muoversi. Alla fine a rimetterci è stato il bar che si trova proprio davanti allo stadio 'Liberati' dove, al momento del raid, erano presenti i titolari e tre o quattro clienti. A quanto pare, almeno questo è quello che sostengono sia la questura di Terni che quella di Pisa, a mettere a segno i danneggiamenti sarebbe stato un nutrito gruppo di ultrà pisani, prima del match contro la Ternana.

 

Di certo gli autori dell’incursione, una frangia decisamente violenta (perché i tifosi nerazzurri, quelli veri, si sono comportati in maniera ineccepibile nella loro permanenza a Terni), avevano pianificato l’«agguato» a prescindere dal risultato, perché tutto è successo intorno alle undici di ieri mattina quando, insomma, la partita era ancora lontana dall’iniziare.

 

Così le forze dell’ordine hanno ricostruito la dinamica: sul piccolo parcheggio esterno del bar sono arrivate tre auto dalle quali sono scese dalle dieci alle quindici persone. Avevano in mano bastoni e fumogeni. Pochi secondi, per seminare il panico e fare parecchi danni. Forse neanche un minuto in tutto: poi sono risaliti in auto e ripartiti. Hanno impiegato così poco tempo che alcuni agenti in servizio allo stadio sono arrivati davanti al bar quando già le auto avevano preso la via della fuga.

 

E’ subito iniziata l’attività di indagine, coordinata dal capo della Digos, Moreno Fernandez. Innanzitutto gli uomini della questura hanno lavorato per riuscire a identificare gli autori del raid: hanno ascoltato i presenti e i titolari del bar. Determinante anche la collaborazione con i colleghi della questura di Pisa. Ieri, in tarda serata, il lavoro era a buon punto e, a quanto pare, oggi potrebbero scattare le prime denunce. Ingenti i danni provocati all’esercizio commerciale.

 

Poi la paura, per i proprietari ma anche per i clienti: al momento dell’incursione non c’erano tifosi della Ternana, ma solo alcune persone che facevano colazione. Quello di ieri è il secondo episodio di violenza che in questa stagione, appena iniziata, vede coinvolti i supporter nerazzurri in trasferta. Il precedente risale a circa un mese fa quando vicino a Montepulciano furono gli sportivi pisani a essere vittime di un vero e proprio agguato teso loro dagli ultrà della Viterbese, che poi furono subito tutti arrestati — una ventina — e processati.