'I paperoni' del Consiglio comunale hanno il camice bianco

Tutti i redditi dei membri dell’assemblea. Chi sale e chi scende

Una seduta del consiglio comunale pisano

Una seduta del consiglio comunale pisano

Pisa, 31 marzo 2015 - Ancora una volta sono i medici i ‘paperoni’ del consiglio comunale pisano. Ma con un passaggio di testimone proprio al vertice: la cardiologa Rita Mariotti (In lista per Pisa) stabile con i suoi 91mila euro di reddito lascia la medaglia d’oro al collega Odorico Di Stefano (Riformisti per Pisa) che sale a 94 mila con un balzo di oltre 20mila euro rispetto all’anno precedente. Sono loro i più ricchi del consiglio, seguiti da un terzo medico:il capogruppo del Pd Ferdinando De Negri (73mila euro). Quarta posizione per Andrea Ferrante, ora assessore alla cultura e all’epoca consigliere comunale (Pd, 59mila euro in qualità di dirigente di Acque spa). Quinto piazzamento Riccardo Buscemi, direttore di banca (Fi-Pdl) che subisce tra l’altro un drastico taglio dei compensi scesi da da 72 a 57mila euro. E’ questa la classifica disegnata dal report annuale sui redditi (relativi al 2013) appena pubblicato sulla rete civica del Comune di Pisa.

Esattamente come si conferma la parte alta della classifica, sono poche le variazioni anche tra i ‘fanalini di coda’ che vedono tra l’altro entrate ancora più ridotte all’osso rispetto all’anno precedente: risultano ancora prive di reddito Valeria Antoni, consigliera Cinque Stelle, e Francesca Del Corso, casalinga (Pd), perdono ulteriormente terreno Francesco Auletta (da 600 euro a zero ma con proprietà immobiliari a Pisa e Pedara) e Marco Ricci (poco più di mille euro) entrambi di Una Città in Comune e Veronica Fichi (Pd, 2mila).

Se in ripresa ci sono il presidente del consiglio comunale Ranieri del Torto (Pd, avvocato, da 25 a 38mila) – per lui si conferma anche il ‘premio’ per i beni immobili (cinque case, una quarantina di terreni e un vigneto) - e Raffaele Latrofa (Ncd, ingegnere, da 21 a 28mila con numerose proprietà tra Vico e Grosseto), la contrazione dei redditi è comunque diffusa, sintomo di una crisi che si fa sentire trasversalmente: calano – oltre al consigliere Buscemi - anche Elisabetta Zuccaro, impiegata (M5S, da 25 a 6mila euro), Sandro Gallo (Pd, dipedendente Geofro, da 36 a 30mila euro), il capogruppo Fi-Pdl Giovanni Garzella (tecnico Aoup, da 38 a 31mila euro), Stefano Landucci (gruppo misto, dipendente dell’Università, da 32 a 28mila), Diego Petrucci (Nap, avvocato, da 27 a 21mila), Alessandra Mazziotti Pd, insegnante, da 10 a 6mila), Patrizia Bongiovanni, architetto e ora candidata alle elezioni regionali (Pd, da 18 a 15mila), Mirella Bronzini (pensionatam, da 15 a 12mila euro), Mariachiara De Neri (da 10 a 3mila). Piccolo passo in avanti per Lisa Cioncolini (da 4Nerini (dipendente scolastico, 23mila), Francesco Pierotti (Pd, esperto di comunicazione, 27mila), Juri dell’Omodarme (Pd, dipendente Telecom, 23mila), a 12mila) che detiene comunque tre proprietà immobiliari (tra Vicopisano e Borgo a Mozzano, compreso un uliveto). Stabili, appunto, Andrea Ferrante (sostituito a inizio 2015 da Maria Antonietta Scognamiglio), ingegnere dirigente di Acque spa (59mila euro), Vladimiro Basta (Pd, manager, 41mila), Armando Paolicchi (gruppo misto, pensionato, 31mila euro), Gianfranco Mannini (M5S, 30mila), Gino Logli (Fi-Pdl, 25mila), Maurizio Simonetta Ghezzani (Sel, dipendente Usl, 27mila), Giuseppe Ventura (In lista per Pisa, pesnionato, 24mila). Entra al posto di Simone Vanni (Pd), il consigliere Nicola Pisani (radiologo in Aoup, reddito: 29mila euro).