Candidata manager

Il commento del responsabile della redazione pisana de La Nazione

Tommaso Strambi

Tommaso Strambi

Pisa, 27 agosto 2017 - Lei non lo sa. Ufficialmente. E, forse, se lo sapesse li prenderebbe per ‘matti’, anche se apprezzerebbe (intimamente, perché ufficialmente dovrà smentire). In fondo sarebbe una nuova avventura. E lei alle sfide ci è abituata. Eccome. Agli sgoccioli di una calda estate, mentre pochi intimi si ritrovano alla festa del Pd, è in tutt’altro luogo che, sorseggiando vermentini sardi, si delineano le vere strategie per il dopo Filippeschi. Così, mentre gli aspiranti candidati (interni all’attuale giunta o anche neo fuoriusciti) si azzuffano sui social o nel ‘pollaio’ di Riglione, snobbato anche dagli alleati – tutti, dai Riformisti alla Lista per Pisa, hanno mandato le seconde linee, come se ancora ci fosse bisogno di conferme che il 2018 sarà l’anno del ‘grazie, ma corriamo da soli’ (l’ormai ex presidente di Confesercenti, Antonio Veronese, docet). E persino dai ‘big’ del Partito (a parte il riconoscente Guardasigilli, Andrea Orlando, non foss’altro per ringraziare di aver preso qui il più alto numero di consensi alle primarie primaverili che lo hanno visto sconfitto nella corsa alla segreteria nazionale con Renzi), il profilo che comincia a intravedersi è femminile. Determinata, coraggiosa, capace di parlare fluentemente l’inglese e, soprattutto, come indicato dal sempre più influente ex sindaco, Paolo Fontanelli, completamente estranea alle amministrazioni presenti o passate, pur essendo una navigata manager. Sì, perché è Gina Giani, l’amministratrice delegata di Aeroporti Toscani, l’asso nella manica pronto per essere gettato sul tavolo delle candidature a scompaginare la partita. Con lo spostamento dell’asse decisionale a Firenze, dove regna il primus inter pares dei turborenziani, Marco Carrai, il suo ruolo si è ristretto ed è su questo che i suoi sostenitori puntano. Forti anche dei sondaggi riservati, commissionati nelle settimane scorse, che indicano come priorità richieste dai cittadini la ‘discontinuità’ e la determinazione ad affrontare «senza tentennamenti» l’emergenza sicurezza. Non solo. Da donna potrebbe fronteggiare anche le sfidanti dei Cinque Stelle (dove è sempre più probabile la candidatura dell’avvocatessa Valeria Marrocco, straordinaria a ‘surfare’ sui social, seppur poco nota nei Palazzi di Giustizia) e del centrodestra (dove nella rissa tra gli orfani di Almirante e i seguaci di Alberto da Giussano potrebbe spuntarla Raffaella Bonsangue, sempre che, in uno scatto competitivo con ‘l’altra associazione’, la leader di Confcommercio, Federica Grassini, non si lasci tentare dalle lusinghe dei ‘suoi’ dirigenti). Una campagna in rosa (pensate al fumo di rabbia di alcune attuali assessore) che potrebbe surriscaldare l’inverno pisano, mentre l’autunno promette di far cadere, come le foglie dagli alberi, i vari candidati in pectore ormai ‘bruciati’ dal sole e dai veti (o meglio dai loro principali sponsor) come l’ex rettore Massimo Augello, l’attuale presidente di Acque Spa, Giuseppe Sardu, l’ex assessore Salvatore Sanzo, il super dirigente della Provincia e segretario comunale del Pd Giovanni Viale e il plenipotenziario delle deleghe dell’attuale giunta, Andrea Serfogli. E, persino, il vice sindaco Paolo Ghezzi che, in una sfida al femminile, potrebbe lasciare libera di correre la ‘rampante’ Federica Ciardelli. Così come è già fuori rosa l’attivissimo Raffaele Latrofa (‘abbandonato’ dalle civiche Paoletti-Duè), nonostante la rincorsa a indossare la maglietta verde di Salvini, visto che la ‘leonessa’ Susanna e il piccolo Richelieu, Edoardo Ziello, hanno ben altre aspirazioni. Non foss’altro per imboccare la loro autostrada. E sei lei (Gina Giani) non volesse cantare da solista? «Le alternative non mancano,purché – è l’unica certezza – rappresentino una vera discontinuità». Buona domenica.