Scandalo del Cnr, stipendi sbloccati per i ricercatori; Carrozza vede il personale

E da Roma potrebbero arrivare gli ispettori SENZA L'ASSENSO DELL'EX CUSTODE NESSUN PROGETTO / "VORAGINE NEL SISTEMA DEI CONTROLLI" / "IO, DA BIDELLO A VERTICE DEL CNR" / L'EX RESPONSABILE DELL'UFFICIO ENTRATE E CONTRATTI E' IL PERSONAGGIO CHIAVE DELL'INCHIESTA / LA PROCURA INDAGA PER TRUFFA

BORBOTTI_WEB

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Pisa, 28 febbraio 2015 - Stipendi sbloccati per i 40 tra ricercatori a termine e assegnisti che non avevano riscosso la mensilità di gennaio dopo il blocco della contabilità ordinaria in seguito allo scandalo delle false sponsorizzazioni all’istituto di fisiologia clinica. Il Cnr di Roma si è fatto carico di pagare gli emolumenti – che insieme a quelli di febbraio dovrebbero essere accreditati entro la metà di marzo – e anche di garantire il finanziamento ai progetti ancora aperti per i quali l’ex funzionario Marco Borbotti (oggi licenziato e sotto inchiesta) aveva inventato finti enti finanziatori. Di quanto accaduto a Pisa e del grave danno di immagine per l’Istituto e più in generale per il Cnr si è parlato inevitabilmente anche nell’ultima seduta del cda a Roma.

E proprio dalla capitale potrebbe arrivare la prossima settimana il direttore generale del Cnr, Paolo Annunziato, per incontrare il presidente dell’area di ricerca Domenico Laforenza, nonché il nuovo direttore dell’Ifc, Giorgio Iervasi – la cui denuncia ha consentito di scoprire il marcio e dare il via all’inchiesta. E in base a quello che sarà accertato potrebbe anche scattare la decisione di inviare a Pisa degli ispettori a sostegno dell’inchiesta interna già aperta e che, al momento, vede l’apertura di un procedimento disciplinare per mancato controllo a carico dell’ex direttore dell’Ifc, Eugenio Picano, uno dei più grandi ricercatori in campo cardiologico esistenti al mondo, ma sotto la cui direzione dell’istituto si sono verificati i pasticci amministrativi che hanno portano sconquasso nei bilanci.

Proseguono intanto le iniziative dell’ex ministro della dell’Università, Maria Chiara Carrozza, che in questi giorni ha espresso giudizi molto duri su quanto accaduto al Cnr. Ieri la deputata pd ha incontrato i ricercatori dell’Ifc: «Penso che rientri nelle prerogative di un parlamentare del territorio incontrare chi chiede di esprimersi. Si è trattato di un incontro informale, ovviamente, come ne faccio spesso sia pubblicamente che privatamente nel mio ufficio o presso la sede del Pd. Si chiede che i parlamentari siano presenti sul territorio e poi ci si preoccupa quando rispondono alle chiamate?» dice replicando a chi aveva criticato i suoi interventi sul caso. «I ricercatori che ho incontrato – prosegue – sono sereni e attendono gli esiti delle inchieste interne ed esterne della magistratura e della finanza. Sono desiderosi che si faccia chiarezza prima possibile su questa vicenda dell’Istituto di Fisiologia Clinica.

La preoccupazione che mi è stata espressa a più riprese è che l’immagine scientifica e il prestigio dell’Istituto venga presto ristabilito, e che tutto proceda velocemente verso la normalità. Esiste anche una forte preoccupazione per gli assegnisti di ricerca e il personale precario, perché questa situazione rappresenta una minaccia per tutti coloro che hanno contratti sui fondi di ricerca. Chiaramente chi è più debole rischia di più, e si trova spiazzato di fronte a questo coinvolgimento, sia pure indiretto, in una vicenda molto brutta. Non ritengo opportuno procedere con interrogazioni parlamentari, perché ho anche avuto rassicurazioni dalla Presidenza del Cnr, in cui ho la massima fiducia, che si sta procedendo con attenzione e cautela a fare chiarezza, e so che il Ministero è coinvolto marginalmente in queste vicende locali, agendo soltanto da ente vigilante. Se il Cnr riesce ad affrontare questa situazione, non credo che sia necessario un intervento del governo».