Nella valle dei mulini: guida imperdibile alla scoperta di Casciana Alta

La rubrica di Diego Casali alla scoperta dei tesori della nostra regione

Ubi Minor

Ubi Minor

Pisa, 27 novembre 2015 - C'è forse un motivo particolare per inerpicarsi su per le colline toscane in un pomeriggio invernale? Per raggiungere briciole di case arrampicate sui luminosi rilievi bagnati dal sole? C'è sempre un motivo per vivere i nostri luoghi. C'è una spinta di empatica necessità nell'incontrare, lontani dal logorio monotono di tablet e pc, terra, erba, vento, luce. A tu per tu. Toccando con mano, lasciandosi sfiorare il respiro da un'atmosfera che è oggi come un tempo. Oggi come tanti anni fa. Lo sguardo volge placido verso un mare che lontano si vede solo a tratti. Nascosto dall'ondulare sinuoso delle colline della Valdicecina e da una manciata di case. La nostra terrazza si chiama Casciana Alta. Hanno voluto specificare 'Alta' per distinguerla dal paese in basso Bagni di Casciana prima, oggi Casciana Terme. Stesso nome, due mondi a sé stanti. L'uno borgo d'epoca romana, già abitato dagli etruschi, l'altra cittadina alla moda (per quelle latitudini, possiamo serenamente affermarlo...) sede tra l'altro di eventi di richiamo come l'appuntamento annuale con la selezione delle bellezze toscane in gara a Miss Italia. Bellezza che chiama bellezza evidentemente. Perché questa zona, oltre a essere ben nota per le meraviglie che il desco bio sa offrire a chilometro ridottissimo, fu un tempo la terra dei mulini alimentati dal fiume Ecina e che ancora oggi procedendo dalla superstrada Fi-Pi-Li si incontrano nascosti tra il verde e il giallo intenso di un tuscany foliage ormai agli sgoccioli.

Casciana Alta è dunque un luogo di degustazione visiva. Soprattutto in questo inverno. E in questo fine settimana, di colori annunciati come mai prima veduti. Ma qui si tratta di vivere l'emozione della Toscana nascosta. Che in sé racchiude storie e leggende. Come quella che testimoniano ancora alcuni anziani. Raccontano che sotto il paese vi siano cantine a più piani, veri e propri palazzi sotterranei, che durante la Seconda Guerra Mondiale servirono come rifugio per gli abitanti. Città sotterranea che oggi non esiste più. Ma l'aria qui ha il sapore antico. E la musica dell'acqua che è peculiarità di queste terre. Per orientarsi, siamo nel Comune di Cascina Terme - Lari. Lontano (insomma, diciamo a una mezz'ora) dal mare. Ma le acque di cui parlo sono ben altre. Quelle dei corsi d'acqua che alimentavano le macine dei mulini e quelle dalle preziose proprietà terapeutiche che vi scorrono dando vita alle Terme. E' il benessere che cerchiamo come ristoro dal manage della settimana. E' il benessere che questi luoghi regalano. Al corpo e allo spirito. Senza prezzo. Come ogni luogo dell'anima.

Da non perdere

1) I mulini ad acqua, in stile Mulino Bianco 2) L'ottocentesca chiesa parrocchiale di Niccolò 3) Il Santuario della Madonna della Cava, con una strana pianta ottagonale 4) I ruderi del castello

Mangiare

1) Il vicolo: una pizza al taglio che è più che altro una focaccia sottile e gustosa; i prodotti usati a chilometro ridottissimo. 2) Lo Sfizio: tutto quanto fa gusto; opzione low cost ma molto slow.... 3) Trattoria del Vecchio Mercato: cucina locale e vino 'bòno'; lo dicono i gestori, è vero.