Sigilli a un deposito di armi irregolare

Trentatremile cartucce sequestrate. Questura: «Locale insicuro»

Cartucce sequestrate (foto di repertorio)

Cartucce sequestrate (foto di repertorio)

Pisa, 24 aprile 2015 - Sigilli al deposito per la vendita di munizioni. Il 23 aprile il personale della divisione Polizia Amministrativa della Questura ha posto sotto sequestro il deposito per la vendita di munizioni presso un campo di tiro a volo del comune di Pisa, nonché di circa 33000 cartucce ivi custodite abusivamente, come disposto dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Pisa, dottor Giulio Cesare Cipolletta, su richiesta del pubblico ministero, Flavia Alemi, della Procura della Repubblica. Un provvedimento necessario dopo un controllo effettuato qualche giorno prima, da personale della locale squadra di polizia amministrativa, diretta dal primo dirigente, Santi Allegra, durante il quale è stato verificato che il titolare del deposito, un cittadino residente a Lucca di 61 anni, aveva violato le prescrizioni imposte dalla normativa e dalla relativa licenza prefettizia.

In particolare, i poliziotti hanno verificato che il titolare aveva destinato l’ufficio segreteria a magazzino per il deposito e la vendita delle cartucce, accatastate in terra e sugli scaffali, senza rispettare le prescritte regole di sicurezza, destinando in tal modo, di fatto, un locale inidoneo come l’ufficio di segreteria a deposito di armi e cartucce.

Inoltre, si accertava che il titolare non aveva provveduto a richiedere al comando provinciale dei vigili del fuoco il rinnovo del certificato di prevenzione incendi, obbligatorio per la detenzione e la vendita di materie esplodenti, svolgendo pertanto detta attività in maniera abusiva. Il locale ove erano custodite armi e munizioni era sprovvisto dei requisiti necessari per la detenzione e vendita, violando così le disposizioni di legge in materia di sicurezza pubblica, così la divisione polizia Amministrativa della Questura ha denunciato alla Autorità Giudiziaria il titolare del locale, per il reato di cui all’art. 678 c. p.,

per aver detenuto in deposito materie esplodenti senza le prescritte cautele imposte dalla Commissione tecnica provinciale per le materie esplodenti e dalla licenza rilasciata dall’Autorità di p.s., a tutela dell’incolumità pubblica, con relativo sequestro del locale e di circa 33.000 cartucce per il tiro a volo.

Il gip, ritenendo sussistente il grave quadro indiziario ha convalidato il provvedimento cautelare di sequestro preventivo del locale, non in regola con le disposizioni di legge, sotto il profilo della sicurezza e della tutela dell’incolumità pubblica.