Caserma di Tirrenia a rischio chiusura

Residenti in allarme, scatta la raccolta firme

Di nuovo a rischio chiusura la caserma di Tirrenia

Di nuovo a rischio chiusura la caserma di Tirrenia

Pisa, 30 giugno 2015 - Torna lo spettro chiusura per la caserma dei Carabinieri di Tirrenia. Esattamente come due anni fa ma questa volta, sembra, senza grossi spiragli all’orizzonte. Una stazione dal destino segnato. Trasferita – dopo lo sfratto diventato esecutivo a fine agosto 2013 dallo ‘storico’ edificio sul viale del Tirreno – in una villetta nel primo tratto di via Pisorno, ora sembra destinata a dover dire addio al litorale. Le ultime voci – che hanno già fatto allarmare non poco la popolazione – parlano, infatti, di uno smantellamento definitivo a fine dicembre. Ma i primi effetti del ridimensionamento si fanno sentire già in questo periodo, seppur estivo e quindi di massima affluenza: la caserma sta lavorando a ‘scartamento ridotto’, con pochissimi uomini, la sede aperta solo al mattino e, al pomeriggio, un pattugliamento del territorio che risente fortemente della carenza di organico.

Nel 2013 fu l’allora prefetto Francesco Tagliente a predisporre la ricerca di un nuovo immobile per risolvere il problema sfratto, rassicurando la popolazione. Adesso da Piazza Mazzini non arrivano né conferme né smentite sulla chiusura, ma la situazione è spinosa. Anche perché si somma al mancato rafforzamento del distaccamento dei vigili urbani di Marina che, rispetto alla scorsa estate, quest’anno può contare su cinque agenti in meno. A bloccare l’arrivo di nuovi uomini sarebbe, in questo caso, lo stesso decreto legge del governo Renzi che non ha ancora permesso al nuovo comandante Michele Stefanelli, successore di Massimo Bortoluzzi, di prendere funzione. Decreto che stoppa le assunzioni nella municipale fino al completo assorbimento degli organici delle polizie provinciali ‘rottamate’ dopo la soppressione delle Province.

Ai residenti, però, motivazioni e giustificazioni poco importano in questo momento. E’ già pronta una raccolta firme che coinvolgerà tutta la popolazione, dagli abitanti ai pubblici esercizi. Obiettivo: 1000 adesioni. «Tirrenia non può perdere la stazione dei Carabinieri – afferma Mariagloria Ciuti, residente in via dei Castagni, che si fa portavoce dei tirreniesi – anche se con pochi uomini a disposizione, è un punto di riferimento importante per i cittadini. Senza la caserma rimaniamo del tutto privi di un controllo. Un’unica stazione, quella di Marina, dovrà occuparsi da Boccadarno – con l’area porto – fino a Tirrenia-Calambrone, San Piero a Grado compreso. I furti in casa, gli appartamenti svaligiati – è cronaca di tutti i giorni – stanno aumentando. Così come l’abusivismo commerciale. La presenza dei militari, seppur pochi, ci dà sicurezza: con i loro pattugliamenti e controlli del territorio sono sempre riusciti fino ad oggi a fronteggiare almeno la piccola criminalità».

Non solo – prosegue ancora Mariagloria Ciuti – come faremo quando, il sabato e la domenica, i vigili urbani saranno impegnati a fare multe per le strisce blu e qui il traffico sarà tutto intasato? Chi verrà ad aiutarci se succede qualcosa? Anche le ambulanze faticano a raggiungere Tirrenia, è cosa nota. Ma non piossiamo accettare di essere abbandonati così». In particolare considerando – altra osservazione fatta dagli abitanti di Tirrenia – quanto l’amministrazione sta puntando su Calambrone: colonie recuperate, nuovi edifici ed insediamenti residenziali, il centro servizi con le attività commerciali e il supermercato e, da sabato, la nuova sede della Pubblica Assistenza del litorale. Un polo che vedrà la stazione dei carabinieri molto da lontano.