Canapisa. Ignorati i residenti: il percorso non è modificato

Si infiamma lo scontro politico

Il ministro dell’Interno, Alfano

Il ministro dell’Interno, Alfano

Pisa, 21 maggio 2016 - Stesso percorso del 2015: ritrovo in piazza della Stazione, poi il corteo imboccherà viale Bonaini per attraversare piazza Guerrazzi fino a lungarno Fibonacci e passare a Tromontana attraverso il ponte della Fortezza. Poi lungarno Buozzi, via del Borghetto, Luschi, Gioberti e Garibaldi e finale, come sempre, in via Canavari nel quartiere di Don Bosco. E’ questa l’indicazione emersa in Prefettura nel corso dell’ultimo comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica nel quale è stato affrontata la questione Canapisa (corteo anti proibizionista in programma sabato 28).

Stesso percorso con qualche prescrizione in più, però, per i partecipanti alla street parade: «Abbiamo deciso – conferma il prefetto AttilioVisconti – di non modificare il tragitto dello scorso anno proprio perché non fu affatto impattante per la viabilità. Sarà però vietato sostare sul ponte, sopra il quale la parata dovrà scorrere rapidamente. I mezzi utilizzati dovranno, inoltre, essere assolutamente a norma sotto il profilo del codice della strada. E per quanto riguarda la festa finale, musica e rumori dovranno cessare a mezzanotte in punto».

Intanto dopo il question time di giovedì in consiglio comunale presentato dal consigliere Raffaele Latrofa (Ncd, Pisa nel cuore), la 16ª edizione di Canapisa è è arrivata anche in Senato. Maurizio Gasparri ha presentato una interrogazione urgente indirizzata al ministro dell’Interno Angelino Alfano. Il senatore di Forza Italia punta il dito contro la manifestazione perché «oltre a propagandare l’uso libero delle sostanze stupefacenti, assume il carattere, a tratti, dell’istigazione a delinquere». Non solo, il corteo «arreca un grave danno d’immagine ed economico per la città, difatti, nel corso della manifestazione, puntualmente autorizzata, si registrerebbero numerosi atti vandalici e diversi giovani verrebbero colti da malori per l’abuso di sostanze alcoliche e stupefacenti». Tutto questo «tra musica ad altissimo volume e l’inneggiare a slogan istigatori», con le forze dell’ordine «costrette, miserevolmente, a subire ciò che, istituzionalmente, sarebbero chiamate a reprimere». Gasparri mette poi al centro dell’interrogazione la ‘novita’ dell’edizione 2016, ovvero «la richiesta agli organizzatori della manifestazione della sottoscrizione di una polizza assicurativa, di modesto valore, per autorizzare la sfilata». Una scelta, attacca il forzista, «che appare come una sorta di trattativa tra lo Stato e i manifestanti». Il prefetto Visconti smorza però i toni: «Non sono emersi motivi così gravi di ordine e sicurezza pubblica per costringere il questore a non autorizzare la manifestazione. Si tratta di ragazzi, di persone che manifestano e devono poter manifestare sebbene in modo civile. Noi ci adopereremo affinchè vengano rispettano le regole della convivenza sociale».