Campagna abbonamenti, 2.875 tessere vendute: un terzo in più rispetto all'anno scorso

Più abbonati che nell'anno dell'ultima promozione in B e di tre stagioni prima, quella del ''super Pisa" della famiglia Mian che perse la promozione nella finale play-off con l'Albinoleffe

La Curva Nord

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Pisa, venerdi 17 ottobre - Il diesse Vitale era stato quasi profetico: «sarei molto felice se ne facessimo almeno 500 in più rispetto all’anno scorso» aveva detto il «diesse» Vitale al momento di lanciare la campagna abbonamenti. Ed è stato accontentato, diversamente da patron Battini che, invece, aveva indicato «quota quattro mila». La campagna abbonamenti, infatti, si è chiusa con 2.875 tessere vendute, 703 in più rispetto a dodici mesi fa: 1.298 in Curva Nord, 837 in Gradinata, 463 in tribuna inferiore e 276 in quella superiore. Chi ha ancora negli occhi gli anni delle serie B di Ventura, probabilmente, storcerà un po’ il naso ripensando ai 7.140 abbonati del «Pisa dei Miracoli» di Castillo, Cerci e Kutuzov e ai 7.505 della stagione successiva, chiusa con la retrocessione e il successivo fallimento della «gestione Pomponi». Ma quello, probabilmente, era un altro calcio e di sicuro un’altra categoria. In serie C, invece, da almeno dieci anni a questa partei, solo una volta la campagna abbonamenti si è chiusa con un dato superiore a quello di quest’anno, curiosamente nel 2005/06, prima stagione della «gestione Covarelli che si concluse con la salvezza ai play-out contro la Massese, quando furono staccate 3.140 tessere. In tutti gli altri campionati di Lega Pro, invece, il numero degli abbonati è sempre stato inferiore agli attuali. Nel 2006/07, ultima promozione in B ma con il Pisa reduce da una stagione a dir poco travagliata, i tifosi che decisero di dar fiducia a Petrachi e Braglia prenotando un posto per tutte le partite di campionato furono 2.850. E tre anni prima, con il «super Pisa» della gestione Mian, costruito appositamente per vincere il campionato (quello sconfitto nella finale play-off di Bergamo dall’Albinoleffe) e quindi paragonabile a quello attuale quantomeno in termini di aspettative della tifoseria, si fermarono a 2.446.

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LA STORIA recente, insomma, dice che non c’è da lamentarsi dei 2.875 abbonati di quest’anno. E i numeri del presente sembrano proprio confermarlo. Le campagne abbonamenti dei sessanta club di Lega Pro si sono chiuse da pochi giorni e, quindi, all’appello mancano ancora i dati di diverse società, fra le quali anche «piazze» blasonate e dal notevole seguito come Salerno e Benevento, solo per fare un paio di esempi. Però di 31 i numeri sono già disponibili e fra queste Pisa è la seconda piazza dopo Novara (3.140) e davanti a Cremona (2.494), Ascoli (2.442), Lecce (2.228) e Catanzaro (1.760). Non solo, fra i club che hanno reso noto i dati e mantenuto la categoria (ossia che non sono andati sull’onda dell’entusiasmo per una promozione, né hanno dovuto misurarsi con la delusione di una retrocessione) il Pisa è la società che ha realizzato l’incremento percentuale più elevato rispetto alla stagione scorsa (32%), dopo l’Ascoli, club che però, nel 2013/14, aveva sostanzialmente rinunciato alla campagna abbonamenti.

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INSOMMA, numeri alla mano, 2.875 abbonamenti non sono affatto pochi. Considerato, fra l’altro, che potrebbero esservi aggiunti anche i circa 250 carnet da sei biglietti acquistabili pure dai tifosi senza tessera del tifoso. E in attesa dell’altro «blocchetto», sempre da sei gare, che sarà messo n vendita nelle prossime settimane e che andrà dalla sfida con la Carrarese del 22 o 23 novembre alla gara con la Pro Piacenza di metà febbraio.