Camion incastrato sotto l’arco mediceo

Guidatore multato. Allertata la Soprintendenza e il Comune: ‘Chiederemo i danni’

Vigili del fuoco al lavoro per scastrare il rimorchio del tir rimasto sotto l’arco. Sono intervenute anche due pattuglie della polizia municipale per la ricostruzione e la gestione del traffico

Vigili del fuoco al lavoro per scastrare il rimorchio del tir rimasto sotto l’arco. Sono intervenute anche due pattuglie della polizia municipale per la ricostruzione e la gestione del traffico

Pisa, 25 novembre 2015 - La motrice è passata, il rimorchio no. Si è incastrato nell’arco dell’antico Acquedotto mediceo. Da valutare i danni. E’ successo la mattina del 24 novembre 2015 all’incrocio fra via Gozzi e via Riminaldi, alle porte di Pisa, quando un autotreno è rimasto bloccato. La prima parte è filata liscia oltre la meta, la seconda - probabilmente il ‘corpo’ del camion si è spostato, questa la ricostruzione della polizia municipale - è rimasta lì. E così c’è voluto l’intervento dei vigili del fuoco per disincagliare il mezzo. Sul posto anche la Protezione civile per valutare la stabilità della struttura e la pericolosità per i cittadini. La strada è rimasta chiusa per tutto il tempo necessario alle operazioni. E’ stata avvertita anche la Soprintendenza che dovrà monitorare il monumento e stabilire i danni subiti.

Il tir trasportava calce e cemento, materiale edile, diretto a una rivendita poco distante. Un danneggiamento non intenzionale: hanno ricostruito i vigili urbani (due le pattuglie coinvolte) per cui il guidatore, originario di Parma, mentre la ditta è del nord Italia, sarà multato perché non aveva il permesso di accedere al centro cittadino. La sanzione amministrativa ammonta a circa 70 euro. Diverso, invece, il discorso sui danni. Il Comune di Pisa, tramite l’assessore ai Lavori pubblici Andrea Serfogli, fa sapere che sarà fatto un sopralluogo per capire l’entità del danneggiamento. «Avviseremo Pisamo, poi l’architetto Guerrazzi effettuerà una stima e una perizia, quindi chiederemo il corrispettivo all’assicurazione del mezzo per il risarcimento».

Un tratto dell’acquedotto da poco risistemato. «Proprio per evitare la sosta e il deterioramento, abbiamo creato un marciapiede con percorso ciclopedonale», spiega aSerfogli. «C’è poi un progetto per ricostruire l’arco caduto in quella stessa zona e per il restauro del tratto che da via Centofanti arriva in via di Pratale. Stiamo cercando risorse per finanziarlo».