Calcio e integrazione all'Arena Garibaldi. Undici profughi impegnati nella manutenzione dello stadio

I volontari cominceranno a svolgere l'attività nei prossimi giorni. L'approvazione di Gattuso: ''Dobbiamo cercare di dargli una mano. Disponibile anche ad organizzare un'amichevole di sensibilizzazione coinvolgendo miei ex compagni''. Progetto promosso da Pisa e cooperativa Paim e sostenuto da SdS Zona Pisana, Acli e Aforisma

La ''squadra'' del progetto calcio e integrazione sul prato dell'Arena

La ''squadra'' del progetto calcio e integrazione sul prato dell'Arena

Pisa,  8 novembre 2015  - C'è anche l'approvazione di Rino Gattuso su ''calcio e integrazione'', il progetto pilota nazionale di volontariato civico in uno stadio di calcio che nei prossimi mesi coinvolgerà l'Arena Garibaldi e undici profughi: «La politica sia da una parte che dall'altra, tante volte li strumentalizza un po' per prendere qualche voto in più e, invece, bisognerebbe provare a dare una mano a chi si è lasciato alle spalle situazioni in piccolo questo progetto» ha detto il tecnico nerazzurro parlando dell'iniziativa promossa da Pisa e cooperativa Paim insieme a  SdS della Zona Pisana, amministrazione regionale, Acli e agenzia formativa Aforisma. «Chiamare anche qualche mio ex compagno in un'amichevole di sensibilizzazione con e per questi ragazzi? - ha proseguito il tecnico nerazzurro -  Assolutamente sì: mi prendo l'impegno e cercherò di dare una mano» ha detto il campione del mondo accogliendo la proposta lanciata dalla presidente della Società della Salute Sandra Capuzzi.

Intanto nei prossimi giorni cominceranno i primi turni di servizio. «A rotazione, il giorno della partita saranno impiegati come assistenti steward e si occuperanno d'indirizzare il pubblico in entrata e uscita, presidiare i punti d'ingresso e le altre postazioni strategiche dello stadio – ha spiegato il presidente della Paim Giancarlo Freggia -. Durante la settimana, invece, collaboreranno alla manutenzione ordinaria dello stadio e dell'impianto sportivo». «In questo modo – ha aggiunto il presidente del Pisa Fabrizio Lucchesi - avranno la possibilità di conoscere la città che li accoglie a partire da quello che è uno dei suoi luoghi principali di socializzazione dato che l'Arena Garibaldi è frequentata quotidianamente da decine di pisani che diventano migliaia il giorno della partita e anche di fare un'esperienza formativa che gli tornerà utile successivamente per inserirsi nel mercato del lavoro».

Contento anche l'assessore regionale all'immigrazione Vittorio Bugli: «Queste cose fanno bene non solo al calcio, ma anche al sociale – ha detto – queste iniziative aiutano tantissimo l'integrazione e fanno capire come l'accoglienza sia patrimonio piuttosto diffuso della nostra regione». Sulla stessa lunghezza d'onda il responsabile nazionale immigrazione delle Acli Antonio Russo: «C'impegneremo perché l'esperienza di Pisa possa essere replicata in tante altri stadi d'Italia».