Braglia guarda avanti, ''il vero sprint sarà da gennaio''

Il Grosseto alle porte: ''Rozzio in campo nel derby? Valuteremo in settimana senza fargli correre rischi inutili. Le alternative non mancano: possibile l'esordio di Benedini ma ail ritorno alla difesa a quattro''.

Piero Braglia

Piero Braglia

Pisa, mercoledi 15 ottore - «Per noi la cosa più importante è rimanere lì, nel gruppo delle prime, fino a gennaio perchè è nel girone di ritorno che si vincono i campionati ed, anzi, essere in testa troppo presto può anche essere controproducente». Il concetto non è nuovo, ma Piero Braglia torna a ribadirlo anche nella conferenza stampa che apre la settimana del derby con il Grosseto. Guai, però, pensare che la riflessione sia collegata agli eventuali nuovi innesti che potrebbero arrivare dal mercato di gennaio: «Non mi riferivo assolutamente a quello e, comunque, non è il momento di affrontare l'argomento» taglia corto l'allenatore nerazzurro.

C'entra, invece, il fatto che una squadra costruita ex novo ha bisogno di più tempo per viaggiare a pieno regime?

«Forse anche questo. Di sicuro, però, c'è che noi quest'estate abbiamo dovuto operare molto in fretta: sono stati acquistati una ventina di giocatori in pochissimo tempo e ci sta anche di aver sbagliato qualcosina. D'altronde può capitare quando si lavora in tempi stretti».

Alla luce di questo qual può essere, quindi, il ruolo del Pisa in questa stagione?

«Sicuramente quello di una squadra che punta a vincere il campionato. Al pari, però, di altre tre o quattro squadre ...».

Ad esempio quali?

«L'Ascoli di certo. Aggiungo la Reggiana che ha cominciato benissimo e la Spal, formazione di tutto rispetto e che è partita molto bene. Senza ovviamente escludere possibili sorprese: in questo momento, ad esempio, penso al Tuttocuoio».

In cosa deve ancora crescere la sua squadra?

«Anche se abbiamo molta personalità ed esperienza, ci manca ancora un briciolo di convinzione: il fatto di dover vincere per forza innegabilmente un po' pesa, almeno fino a che non inanelleremo un filotto di risultati positivi che sarebbe molto importante per l'autostima ...».

In tal senso che importanza attribuisce alla sfida di domenica con il Grosseto?

«Importantissima. Come le altre trenta che mancano alla fine del torneo».

Rozzio sarà della partita?

«Impossibile dirlo adesso visto che è il primo giorno di lavoro. L'unica cosa certa è che non rischieremo nulla, quindi se non sarà nelle condizioni di giocare, lo terremo fuori. Le alternative, comunque, non mancano».

Se non ce la dovesse fare, potrebbe tornare alla difesa a quattro?

«E' un'ipotesi. Ma potremmo anche rimanere con una linea di tre difensori facendo esordire Benedini, un giovane che finora non ha ancora giocato ...».

Al posto di Morrone giocherà Mandorlini?

«Vedremo. Di sicuro c'è che punto molto su di lui perchè per me è un titolare, anche se finora non ha trovato molto spazio».

In avanti, invece, come valuta l'avvio di stagione di Frediani?

«Per ora fa fatica: da uno come lui, che l'anno scorso faceva la differenza, è logico attendersi di più. Mi aspetto molto anche da Beretta comunque ...».

Lo ha visto bene?

«Lo conoscevo già: è stato frenato da diversi problemi fisici, ma prima di farsi male aveva fatto vedere qualità importanti».