«Ponte di Caprona, la competenza è soltanto provinciale»

Il consigliere Mario Biasci attacca i sindaci di Cascina e Vico

Biasci

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Cascina, 20 aprile 2015 - «Cascina e Vicopisano sono due comuni privi di democrazia». Dura l’accusa mossa dal consigliere provinciale, e consigliere comunale di Cascina Mario Biasci. Il dito è puntato nei confronti dei sindaci di Vicopisano, Juri Taglioli, e di Cascina, Alessio Antonelli. Sotto accusa sono le dichiarazioni fatte dai due primi cittadini poche settimane fa. In una conferenza stampa i sindaci annunciarono il rinvio dei lavori del ponte di Caprona al 2016, la diminuzione della durata della chiusura totale da 5 a 2 mesi e la messa in sicurezza del ponte tra Lugnano e Cascina fatta con i soldi risparmiati sull’intervento sul ponte tra Caprona e Zambra.

«Taglioli e Antonelli hanno dichiarato che il progetto della ristrutturazione e ampliamento del ponte di Caprona è stato rivisto, reso più economico e di più celere esecuzione, quindi con minor tempo di chiusura al traffico - spiega Mario Biasci -. E’ necessario precisare che si tratta di una presa di posizione priva di legittimazione tecnica e amministrativa. In pratica sono solo chiacchiere da bar. Difatti, il progetto che doveva essere cantierato nelle prossime settimane, oltre ad essere l’unico esistente, ha alle sue spalle un iter autorizzativo, è l’unico approvato dal Consiglio Provinciale, ha già ricevuto l’approvazione e, è l’unico a cui sono stati assegnati i finanziamenti regionali. Solo il progetto iniziale fa parte dell’elenco triennale delle opere pubbliche già approvate e di fatto si trova attualmente nella fase di gara d’appalto».

«Il progetto prevede con minuzia ogni opera che deve essere realizzata per mettere in sicurezza il ponte - continua il consigliere provinciale -. Questo ha richiesto mesi di progettazione da parte degli ingegneri e tecnici della Provincia e di molti collaboratori, inoltre, fra sopralluoghi, calcoli e quant’altro ha riportato un costo per la comunità non indifferente. Non è quindi possibile, a dispetto di quanto dichiarato da Antonelli e Taglioli, trasferire senza una programmazione un progetto alternativo, fra l’altro inesistente, i fondi assegnati per il progetto attuale, la competenza su quest’opera è esclusivamente provinciale, i sindaci non hanno alcuna voce in capitolo - aggiunge ancora mettendo sotto accusa i primi cittadini -. Si tratta quindi dell’ennesima manifestazione di arroganza da parte di una classe politica che vuole mettere voce ovunque, anche dove non ha titolo, ed è veramente incredibile che il presidente della Provincia Marco Filippeschi non sia intervenuto a difesa delle scelte legittime della propria amministrazione. Credo che il sindaco di Vicopisano e di Cascina abbiano violato le più elementari regole di democrazia, correttezza personale e istituzionale e trasparenza, con le dichiarazioni rese anticipando l’operato dei consiglieri provinciali, e per mettere a tacere ogni tipo di critica da parte della popolazione, con un progetto senza fondamento reale e senza l’approvazione di organi competenti».

«Inoltre mi chiedo, ma se c’era l’urgenza di fare questo intervento perché il ponte non dava più affidabilità di sicurezza, spostandolo di un anno, se nel frattempo accade qualcosa che lederà i cittadini, di chi sarà la responsabilità?».