Sistemi di visione- Sistemi di realtà, l'arte racconta le imprese

Loris Cecchini e Giovanni Ozzola interpretano due realtà produttive di Santa Croce sull'Arno e Pisa

Particolare di un'opera di Loris Cecchini

Particolare di un'opera di Loris Cecchini

Pisa, 11 maggio 2016 - Come dare voce alle eccellenze produttive attraverso l’arte contemporanea? E come connettere, creando una speciale sintonia, i territori e le loro attività con la “produzione” di pensiero e cultura del presente? E’ la sfida lanciata dai Comuni di Pisa e Santa  Croce  sull’Arno, che nell’ambito del progetto regionale Cantiere  Toscana Contemporanea, hanno promosso “Sistemi  di  visione - Sistemi  di realtà”, un progetto  a  cura  di Ilaria  Mariotti,  realizzato  in collaborazione con il Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci, con la collaborazione di Galleria Continua.

I protagonisti dell’iniziativa sono i due artisti Loris Cecchini e Giovanni Ozzola. Il primo è stato chiamato a interviene a Santa Croce sull’Arno, “capoluogo” del distretto conciario, nota in tutto il mondo per le sue aziende e per la produzione e lavorazione di materiali. Il secondo a Pisa, città ricca di risorse immateriali incentrate sulla storica presenza di Università e Istituti di ricerca e aziende che esportano in tutto il mondo i loro prodotti e il loro know how. Dopo numerosi incontri tra gli artisti, la comunità e le eccellenze locali, Cecchini e Ozzola hanno intrapreso un percorso con due aziende del territorio, entrambe con sedi o con rapporti internazionali e con una forte attenzione alla ricerca. Si tratta della conceria Superior S.p.A di Santa Croce sull’Arno, azienda leader nella lavorazione di pellami. E la IDS Ingegneria dei Sistemi di Pisa, che si occupa di tecnologia e in particolare di ingegneria elettronica. Il lavoro di Loris Cecchini è diventato un percorso artistico all’interno del Centro Espositivo di Villa Pacchiani a Santa Croce sull’Arno in piazza Pier Paolo Pasolini.

Le sue creazioni si muovono sul paradosso, sulla disfunzionalità dell’oggetto che, libero dalla necessità di assolvere a funzioni, si apre a molteplici significati. I materiali, pelle, vetro, acciaio, plastiche, sorprendono per comportamenti anomali, si mimetizzano sulle pareti, si ricompongono costruendo forme organiche benché costituite da materiali complessi, perdono e acquistano consistenza andando progressivamente a costruire degli agglomerati emotivi che nascono in riferimento al luogo, allo spazio. Le sue opere restituiscono l’immagine di un mondo di natura in cui l’uomo si muove, costruisce, progetta, realizza. Cecchini recepisce la pelle - il materiale prodotto da Superior S.p.A. e destinato al mondo della moda e del lusso - come materiale identitario di tutta la zona, individuata non attraverso confini prettamente geografici ma accomunata sotto la definizione di “distretto conciario” con i comuni di Castelfranco di Sotto, Montopoli Valdarno, Santa Croce sull’Arno, Santa Maria a Monte e San Miniato, nella provincia di Pisa e Fucecchio nella provincia di Firenze.

Fin dal primo incontro tra Giovanni Ozzola e IDS Ingegneria dei Sistemi è stato subito evidente un concetto essenziale nella visione aziendale che si incrociava con alcune tematiche di lavoro di Ozzola: l’invisibilità. Esiste una dimensione poetica, che è quella dell’artista che per invisibile intende l’ignoto, una dimensione che sottende paure e ansie, desiderio, ricerca. Esiste, dall’altra parte, una dimensione di ricerca scientifica, elaborazione di strumenti esatti, la costruzione di sistemi certi e funzionali alle attività dell’uomo. Su questo doppio binario si è sviluppato l’incontro di Ozzola con IDS. Tutto un settore della ricerca aziendale è volto alla produzione di tecnologie di rilevamento.

Tutta la mostra di Giovanni Ozzola, allestita presso SMS Centro Espositivo, San Michele degli Scalzi, viale Delle Piagge a Pisa, include anche le produzioni più recenti e racconta la scoperta, il viaggio, il desiderio di mappare e rendere accessibili fatti, eventi che mantengono saldo il loro nucleo di stupore e di scoperta. Da queste forme, dallo studio delle articolazioni delle superfici, sono nate una serie di sculture dove materiali e dimensioni partono dall’oggetto originale per proiettare forme pensate per “l’invisibilità” in una tradizione storico artistica che affonda le sue radici nel modernismo. In mostra anche una mappa dove Ozzola riporta il traffico aereo registrato da un’antenna radar posizionata a Pisa e che visualizza, in un arco temporale, i cieli in un raggio di circa 200 km. Le due mostre sono visibilifino al 31 maggio. Info www.villapacchiani.wordpress.com e www.comune.pisa.it