"Altrochè medio periodo, Lucchesi vuole la B subito. E a gennaio rinforzerà ancora la squadra''

Parola di Nelso Ricci, attuale ''diesse'' della Pistoiese e protaognista prima del "miracolo Siena'' e poi anche Livorno e Spezia. "Gattuso? Lo volevo anch'io''

Il diesse della Pistoiese Nelso Ricci

Il diesse della Pistoiese Nelso Ricci

Pisa, venerdi 2 ottobre 2015 - «Mica crederà davvero a Lucchesi vero? Me lo lasci dire visto che ci conosciamo da una vita, Fabrizio proprio non la racconta giusta:  ...». Ride sornione Nelso Ricci detto «L'ammiraglio», 68 anni a marzo, attuale «diesse» della Pistoiese e uomo di calcio di lungo corso, inventore del «miracolo Siena» a cavallo degli anni '90 e 2000, ma con trascorsi anche a Livorno, Spezia, Carrara e Pontedera dove fece cominciare un certo Marcello Lippi. E che dell'attuale presidente del Pisa è amico fin dai tempi in cui quest'ultimo era un giovane dirigente del settore giovanile della Empoli.

Mi scusi, che cosa non lo convince di preciso?

«Guardi, allora mi sono spiegato male: a me del “progetto Lucchesi” mi convince tutto, incluso l'allenatore ...».

Le piace Gattuso?

«Le dirò di più: io stesso volevo provare a portarlo a Pistoia e se non ho fatto neppure una telefonata è stato solo perché Lippi mi aveva detto che Rino (Gattuso ndr) non sarebbe mai sceso in Lega Pro ...».

Dunque perché Lucchesi non la racconta giusta?

«Perché lui ora è solo a metà dell'opera: state sicuri che il Pisa a gennaio tornerà sul mercato, inserendo quelle tre o quattro pedine importanti che gli mancano, farà uno squadrone ...».

Cos'ha adesso il Pisa che non la convince?

«Sono molto forti, assolutamente in grado di restare attaccata alla Spal e, più in generale, al carro delle prime fino a dicembre … Che poi è il vero obiettivo di Lucchesi: lei mica crederà che Fabrizio ci voglia mettere due anni per andare in serie B?».

Così ha detto lui.

«Dia retta a me che qualche partita di pallone l'ho vista: Lucchesi in cadetteria ci vuole andare a maggio. Ovviamente fra il dire e il fare c'è sempre di mezzo il mare, ma stia tranquillo che non lascerà nulla d'intentato pur di provarci».

Per ora anche lei è convinto che la Spal abbia qualcosa in più?

«Il Pisa ha preso giocatori che sono assolutamente un lusso per questa categoria, come Cani e Lupoli, ma la squadra di Semplici gioca a memoria dato che è costituita dallo stesso gruppo che ha dominato nella seconda parte del campionato scorso con l'aggiunta di due o tre innesti di grande spessore. Sulla carta, quindi, sembra avere qualcosa in più. La mia Pistoiese, però, l'ha affrontata anche sul campo e lì non mi ha proprio impressionato: ci hanno battuti solo perché l'arbitro gli ha dato un rigore che definire dubbio è un eufemismo ...».

Il Santarcangelo, con cui avete pareggiato sabato scorso e che domenica affronterà il Pisa, invece, che squadra è?

«Formazione di categoria con un gran temperamento, una buona corsa e un paio d'individualità importanti come il portiere Nardi e il centravanti Guidone. Quindi assolutamente da non prendere sotto gamba, anche se il Pisa è superiore, specie se riuscirà a recuperare a