Albero crolla sull'auto: la Provincia non paga

Vivo per miracolo dopo l'incidente sul viale D'Annunzio. Niente risarcimento danni: "Pura casualità"

Il proprietario della macchina distrutta

Il proprietario della macchina distrutta

Pisa, 12 ottobre 2015 - Si è salvato in un incidente che avrebbe potuto avere conseguenze gravissime, forse anche mortali, ma niente ha potuto contro il muro di gomma della burocrazia. E’ la disavventura capitata a Marco Lupetti, ex funzionario della Caripisa oggi in pensione, rimasto coinvolto, suo malgrado, in un grave incidente stradale sul viale d’Annunzio. I fatti risalgono al 14 marzo scorso quando Lupetti, a bordo della sua auto e insieme alla moglie, viaggiava sul viale d’Annunzio in direzione di Pisa. All’improvviso un grosso ramo si è staccato da uno degli alberi che costeggiano la strada ed è crollato sulla sua vettura centrando in pieno il parabrezza. Uno schianto violentissimo e uno spavento terribile: ma Lupetti, che era alla guida, non ha perso lucidità ed è riuscito a governare la macchina evitando il peggio.

I due coniugi si sono salvati, e questa è la cosa più importante, ma la macchina ha subìto gravi danni. E qui inizia per Lupetti un tormentato cammino alla ricerca di un risarcimento che la Provincia, titolare della S.P. 224 (cioè il viale d’Annunzio), non vuole riconoscere. «Il ramo ha distrutto il parabrezza. Per cui – spiega – ho avviato la pratica per chiedere il risarcimento, sicuro che la cosa si sarebbe composta rapidamente. Invece...». Invece succede che la Provincia, alla fine di giugno, cioè dopo oltre tre mesi dai fatti, ha risposto con una lettera che lascia di stucco Lupetti e che ha il sapore della beffa: «Al termine dell’esame della documentazione e dell’istruttoria, il Gruppo Valutazione Sinistri – si legge nel testo – ha ritenuto di non raccogliere la sua richiesta di risarcimento danni».

Questo perché «nei mesi di ottobre e novembre 2014, il servizio viabilità ha provveduto alla manutenzione ossia potatura e abbattimento, tramite appalti, delle alberature poste ai margini della carreggiata stradale in più tratti della S.P.224, compreso anche quello in oggetto. Altresì si informa che la tratta in oggetto è quotidianamente monitorata e costantemente manutenzionata dagli addetti di zona al fine di garantire la percorribilità della stessa». Verrebbe a questo punto da chiedersi dove era, nel giorno dell’incidente, l’addetto che quotidianamente provvede a monitorare il viale e ad eseguire le manutenzioni...

Ma, ancora più beffarda, suona la chiusa della stessa lettera dove si dice in sostanza quanto accaduto «è riconducibile a un fattore di casualità e dunque non si ravvede responsabilità dell’ente». Inutile cercare di avere spiegazioni dal presidente della Provincia, Marco Filippeschi: «Ho chiesto vari appuntamenti, ma nessuno mi ha ricevuto. E in un colloquio telefonico con un ufficio della Provincia il mio interlocutore insisteva dicendo che si era trattato di un evento dovuto al caso, dunque non risarcibile» osserva Lupetti che comunque non ci sta e, deciso a non arrendersi alla burocrazia, ha fatto causa all’ente.

Guglielmo Vezzosi