Aggredita con calci e pugni da due uomini in bicicletta

I due malviventi sono stati arrestati. E' successo in via Matteucci

Violenza contro le donne (foto d'archivio)

Violenza contro le donne (foto d'archivio)

Pisa, 29 agosto 2014 - Era a piedi in via Matteucci a Pisa, in attesa del ragazzo che sarebbe dovuto passare a prenderla all'una e trenta della notte, quando M.L., cittadina dominicana di 37 anni, e' stata violentemente aggredita con calci e pugni da due persone in bicicletta. Una violenza spropositata che poteva avere conseguenze peggiori; spropositata anche in relazione all'obiettivo dei due malfattori, cioe' la rapina della borsa e di altri oggetti personali. L'intervento di una pattuglia dei carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile, in transito in quell'esatto momento, ha impedito che i due potessero continuare a infierire sulla donna.

Alla vista dei due militari, uno dei due ha tentato una fuga verso dei cespugli ma è stato raggiunto, l'altro è stato immediatamente bloccato e ammanettato. La ragazza è stata accompagnata da un'altra pattuglia al pronto soccorso, dove dopo i controlli di rito e' stata dimessa con 30 giorni di prognosi. La donna, nel fare in seguito denuncia ai carabinieri, aveva inizialmente indicato che solo uno dei due l'aveva aggredita e che non aveva capito cosa stesse succedendo, ma i carabinieri hanno dimostrato, sia intervenendo sul posto, sia attraverso la comparazione e la fotografia delle impronte lasciate dalle suole delle scarpe dei due aggressori sui pantaloni bianchi della vittima, come fossero entrambi ad averla aggredita.

I due arrestati, a seguito degli accertamenti anche con la comparazione alla banca dati nazionale delle impronte digitali, sono stati identificati in due cittadini georgiani, M.B., 23 anni, pregiudicato per reati specifici e attualmente sottoposto all'obbligo di firma (faceva parte del gruppo che tento' una rapina in casa ai danni di un brigadiere dei carabinieri, venendo in seguito arrestato) e M.I., 28 anni, identificato in Italia per la prima volta. Il pubblico ministero di turno ha disposto la custodia cautelare in carcere per entrambi in attesa del processo.