Fusione degli aeroporti, Camera di Commercio fondamentale

Società unica, ecco come sarà il nuovo Cda

Pier Francesco Pacini

Pier Francesco Pacini

Pisa, 18 dicembre 2014 - Ancora 24 ore, poi alcuni nodi inizieranno a sciogliersi. E alcune domande a trovare risposta. In particolare, saranno disposte le istituzioni pisane, dopo una strenua opposizione, a dare il via libera al progetto di fusione fra gli aeroporti di Pisa e Firenze? E al momento del voto prenderanno una posizione unitaria o continueranno ad andare avanti in ordine sparso dopo non essere riuscite a siglare un patto di minoranza che le tenesse unite? Ancora: come sarà composto l’azionariato della nuova società unica ‘Toscana Aeroporti’? E un punto cruciale: a quale cifra sarà fissato il concambio fra le azioni Sat e Adf?

Ci siamo: domani il consiglio di amministrazione di Sat metterà ai voti il prospetto informativo del progetto di fusione. Dopo averne tanto parlato, sarà come posare la prima pietra di una costruzione che permetterà di passare dall’attuale holding fra due diverse società - quelle di Pisa e Firenze - a un soggetto unico che si proponga di diventare - come dicono i nuovi ‘padroni’ argentini di Corporacion America - il terzo polo aeroportuale italiano. Il problema è che a Pisa le resistenze al progetto non sono ancora vinte. In particolare, Comune e Provincia guidano con convinzione il fronte degli scettici ed è probabile che nel cda di domani cerchino di temporeggiare rimandando i propri «sì» o «no» all’assemblea dei soci che si terrà fra il 20 e il 30 gennaio 2015 (la data esatta deve ancora essere fissata) e a cui spetterà pronunciare la parola definitiva sulla fusione. In posizione invece più possibilista - almeno in questa fase - sia la Fondazione Pisa che la Camera di Commercio. In particolare, proprio l’istituzione guidata da Pier Francesco Pacini viene considerata un po’ da tutti gli osservatori l’ago della bilancia capace di consentire a Corporacion America (proprietaria del 53% di Sat) di superare la soglia dei due terzi, necessaria secondo statuto per dare il via libera al progetto. Proprio per questo ruolo cruciale, a Pacini potrebbe andare un ruolo importante nel futuro organigramma della società unica. Di cui già si conoscono gli ‘inquilini’ delle poltrone più importanti: Gina Giani sarà l’amministratore delegato, Marco Carrai il presidente. E la poltrona di vicepresidente da chi sarà occupata?

Fra le indiscrezioni, che intanto circolano, alcune sembrano abbastanza sicure. Il nuovo cda avrà 15 componenti, la fusione si realizzerà per incorporazione di Adf in Sat, Pisa in vantaggio su Firenze per ospitare la sede della nuova società. Tutto questo mentre Corporacion America non si accontenta della Toscana e punta gli occhi sulla Sicilia, dove già controllano l’aeroporto di Trapani e dove a inizio 2015 dovrebbe partire il bando per la privatizzazione dello scalo di Palermo.