Regolari nascondono merce degli abusivi. Due bancarellai di Cocco Griffi nei guai

Ora a rischio le licenze. Blitz sui treni: 450 senza biglietto

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Pisa, 6 settembre 2015 - Un altro giro di vite sul fronte dell’abusivismo nella zona del Duomo e così venerdì due “bancarellai” di Largo Cocco Griffi, di nazionalità senegalese, sono stati denunciati per favoreggiamento nei confronti di irregolari. Erano infatti stati visti nascondere merce contraffatta di alcuni commercianti abusivi. E’ successo durante il blitz di carabinieri in borghese del Nucleo operativo e radiomobile e di quelli della Stazione di San Piero a Grado, con il supporto di una volante, accompagnata dai militari di “Strade sicure”. Tutti in borghese. Con loro, in mattinata, anche il prefetto Attilio Visconti per un sopralluogo con i vertici delle forze dell’ordine. Centinaia le borse, gli orologi e i portafogli dei marchi più famosi contraffatti sequestrati, in via Vecchia di Barbaricina: decine i senegalesi seduti davanti all’ufficio postale, organizzati anche con vedette. Sono fuggiti quando hanno capito di essere alle strette. Poi l’operazione si è spostata in largo Cocco Griffi, anche qui il fuggi fuggi all’arrivo dei militari; probabilmente i venditori erano stati avvisati. Ma alcuni sono stati visti mentre nascondevano buste sotto due bancarelle: all’interno, borse e portafogli dei più famosi marchi: Prada, Gucci, Michael Kors, Louis Vuitton. Tutti taroccati. I proprietari delle bancarelle, un uomo e una donna, sono stati denunciati: la donna è stata deferita anche per rifiuto di fornire le generalità ai militari. Nei prossimi giorni verranno anche segnalati al Comune per eventuali provvedimenti sulle licenze.

Migliaia in città e sul litorale - fa sapere l’Arma - gli oggetti contraffatti sequestrati dall’inizio estate, tanti i venditori abusivi denunciati. Un’operazione, quella di ieri, che potrebbe avere altre conseguenze: sono previsti ulteriori controlli per accertare se ci siano altri casi di connivenza tra ambulanti regolari e irregolari, visto che i prodotti commercializzati in alcuni casi sembrano molto simili.

In strada ma anche a bordo. Ieri mattina, la polizia ferroviaria e quella di Stato hanno passato al setaccio tutti i convogli dalle 7.30 a mezzogiorno diretti dall’entroterra verso la costa. Una notizia resa nota dal prefetto di Pisa Visconti, sul suo profilo Facebook. «Ottimo servizio della polizia di Stato e del personale Rfi alla stazione di Pisa – scrive – Controllati numerosi treni. Fatti scendere oltre 450 extracomunitari». Un intervento mirato alla sicurezza del personale e dei passeggeri, dopo l’aggressione al ferroviere della settimana scorsa. Si tratta del decimo giorno nel quale le forze dell’ordine (in questo caso la polfer con il rinforzo inviato dal questore Francini dalla Questura di Pisa e il supporto di una pattuglia esterna) hanno accompagnato fuori dai treni gli abusivi senza biglietto. «Speriamo che questa sia davvero la volta buona. E che i buoni propositi del prefetto si concretizzino e che siano a lunga durata. I blitz, purtroppo, servono a poco», commenta il responsabile dell’area pisana per Confesercenti, Giulio Garzella, che offre collaborazione. Già da inizio estate «avevamo denunciato una recrudescenza del fenomeno dell’abusivismo commerciale». Più dura Confcommercio che etichetta Pisa come «capitale dell’abusivismo, un fenomeno che all’ombra della Torre sembra ormai completamente sfuggito di mano», afferma Federica Grassini, presidente Confcommercio. «Chiediamo a chi di dovere, sindaco in testa, tolleranza zero, interventi efficaci e risolutivi. Meno multe ai commercianti in regola e più sanzioni per questo tipo di reati, dove la legge consente di multare i clienti fino a 7 mila euro»