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MANCA UNO dei due medici specialisti dell’ambulatorio di pneumologia e allergologia in Pediatria, l’ospedale non trova il sostituto e circa 200 visite prenotate per altrettanti bambini da almeno sette mesi (ma in certi casi addirittura nove) vengono cancellate con un colpo di spugna. «Mi dispiace: l’appuntamento è stato annullato e un altro potrà essere fissato solo nella primavera del 2010» risponde l’operatore del Cup-Centro Unico di prenotazione dell’Ospedale Santa Chiara. Risultato: una struttura ritenuta all’avanguardia in tutta Italia per ricerca e prestazioni offerte è andata completamente in tilt scatenando rabbia e proteste dei genitori dei bambini, molti dei quali provenienti anche da altre città. E’ il caso di Michela Puggelli, pistoiese, mamma di una bambina di 11 anni, che combatte con l’asma da quando aveva sette mesi. «A fronte delle mie proteste e insistenze, al Cup mi hanno risposto che uno dei due medici dell’ambulatorio — racconta la mamma — si era dimesso dall’ospedale e quindi l’altro medico non era in grado di visitare da solo alle scadenze previste tutti i bambini prenotati. Mi è stato proposto un nuovo appuntamento, ma solo ad aprile 2010 e quindi oltre un anno dopo la prima visita che avevamo fatto a febbraio (a pagamento, anche in quel caso per evitare una lunghissima attesa). E’ vero che nel nostro caso si trattava di un controllo, ma ho fatto presente al mio interlocutore che non potevo rimandare la visita a primavera visto che per un asmatico il periodo più difficile da affrontare è proprio l’inverno è pertanto è fondamentale una visita prima dell’arrivo del freddo. A quel punto l’operatore del Cup mi rassicura confermando quindi l’appuntamento originario, fissato per il 2 settembre prossimo».

POI LA CONFUSIONE è stata totale: «Credevo che la questione fosse risolta — continua la donna — ma alcuni giorni dopo arriva una raccomandata dall’ospedale Santa Chiara con la quale vengo informata che l’appuntamento è stato cancellato e che devo ritelefonare al Cup per prenderne uno nuovo. Dunque prima la visita è stata annullata, poi mi è stato detto che sarebbe stata fatta comunque, poi improvvisamente cancellata una seconda volta. Come mai? A quel punto ho ricontattato il Cup, decisa a chiedere spiegazioni. Mi hanno risposto, forse per consolarmi, che non è stata annullata solo la visita di mia figlia ma anche quella di altri 180 bambini». Un particolare che ha fatto ancor più infuriare la donna: «E con quale criterio è stato scelto a chi mantenere l’appuntamento e a chi no? Ma nessuno è stato in grado di darmi una risposta». Risposte che adesso la mamma chiede — attraverso un esposto-denuncia sull’accaduto — direttamente alla direzione aziendale del Santa Chiara, all’assessore regionale alla salute, Enrico Rossi e alla commissione regionale Sanità.

MA L’AMAREZZA della madre della piccola paziente è ancora maggiore perché non si aspettava che un pasticcio simile potesse accadere in una struttura ritenuta di eccellenza e poi perché — aggiunge — la terapia proposta a Pisa in questi mesi ha avuto l’effetto sperato. «Nel 2007, all’età di 9 anni, mia figlia ha passato un brutto inverno con numerosi attacchi di asma ed è stata costretta a stare a casa oltre un mese con problemi non solo da un punto di vista di salute ma anche psicologico, senza tenere conto della perdita di tanti giorni di scuola. Poi una mamma mi ha parlato molto bene della clinica Pediatrica di Pisa e quindi mi sono rivolta a questo ospedale per una prima visita, prenotata nel settembre del 2008 extra moenia, visto che ne avevo urgenza e non potevo aspettare i sei mesi per avere l’appuntamento».
Iniziata la cura prescritta dai dottori dell’ambulatorio di pneumologia e allergologia «mia figlia è stata molto meglio e ha superato tutto lo scorso inverno senza mai ammalarsi una sola volta. Per questo motivo volevo che fossero gli stessi medici che l’hanno curata così bene a continuare a seguire le cure di mia figlia. E’ veramente assurdo — dice sconsolata — che una clinica di eccellenza come quella pediatrica del Santa Chiara debba rifiutare la visita di così tanti bambini che hanno necessità di essere curati perché un dottore se ne va. Ma non potrebbe essere sostituito? Mi auguro che chi di dovere possa fare chiarezza su questa triste vicenda che colpisce tante famiglie che hanno necessità di medici competenti e cure efficaci per la salute dei propri figli. Adesso sarò costretta a trovare un nuovo medico, sicuramente a pagamento. Oltre a dovermi accollare spese onerose, chi mi garantirà che la cura sia efficace come quella prescritta dai medici del Santa Chiara?».