2008-09-16
di PAOLA ZERBONI
PER DUE VOLTE accusata di appropriazione indebita continuata nei confronti di un suo cliente, a cui la legava anche un’amicizia di vecchia data, il professor Nicola Cappelli, ginecologo, docente associato del Dipartimento di medicina della procreazione all’Università di Pisa. Lei è Maila Scarpellini, eletta nel 2003 con la lista civica «Per Pisa partecipiamo» per Paolo Fontanelli, per cinque anni consigliere comunale. La Scarpellini è anche ragioniera ed è proprio per la sua attività professionale che questa mattina comparirà nell’aula penale 1 del tribunale di Pisa. Il professore, fino al 2002, proprio in virtù della loro amicizia di lunga data, l’aveva l’incaricata di pagargli tutte le tasse, dall’Ici, ai rifiuti, fino ai bollettini per l’iscrizione all’Ordine dei Medici, consegnando di volta in volta alla professionista gli assegni con l’importo dovuto. Ma nel 2002 il professore iniziò a ricevere le cartelle esattoriali per i bollettini insoluti. Chiese spiegazioni all’amica commercialista e lei lo rassicurò affermando che si trattava di un errore, al quale lei stessa avrebbe rimediato. Ma le cartelle continuavano ad arrivare e, ad inizio 2007, addirittura, scattò il fermo ammjnistrativo per l’auto del professor Cappelli. Il ginecologo si rivolse all’ufficio imposte, dove scoprì che a suo carico risultano cinque-sei anni di tasse non pagate e c’è un’ipoteca sulla casa, per 170mila euro, il doppio del dovuto.

QUESTA la prima vicenda giudiziaria che vede protagonista l’ex consigliera di centro sinistra, difesa dagli avvocati Giuseppe Botta e Giuseppe Bonicoli. Ma non è l’unica, perché giovedì sarà di nuovo in tribunale, imputata per fatti analoghi. Ancora un amico, l’ingegner Papi, un’altra denuncia-querela, sfociata in un processo per appropriazione indebita che, dopo tre udienze, potrebbe anche andare a sentenza di fornte al giudice monocratico. Il capo di imputazione è sempre appropriazione indebita continuata con l’aggravante della prestazione d’opera e in questo caso l’ingegnere addirittura dai primi anni Novanta, si era rivolto allo studio Scarpellini di Lungarno Galilei per il disbrigo di tutte le pratiche fiscali, affidando all’ex consigliera commercialista l’incarico di pagargli tutte le tasse, come Ici, Irpef, tassa sulla salute, per sé, per la moglie e anche per curare gli interessi di due sue anziane zie. La vicenda di cui è rimasto vittima ricalca quella capitata al ginecologo Nicola Cappelli. Anche l’ingegnere, costituitosi parte civile con l’avvocato Marialuisa Bresciani, ha iniziato a ricevere decine di avvisi di mancato pagamento, fino al fermo amministrativo dell’auto e all’ipoteca sulla casa di residenza. Che puntualmente la ragioniera attribuiva ad un errore burocratico. Fino a quando, nell’estate 2003, gli accertamenti svolti con gli uffici Get, avevano rivelato che le tasse non erano mai state pagate.