{{IMG_SX}}Perugia, 18 febbraio 2009 - Dopo aver saputo dell'ingresso di ignoti nella casa di Via della Pergola, gli avvocati di Raffaele Sollecito, Marco Brusco e Luca Maori, hanno detto: ''è un'ulteriore conferma di quanto da noi sempre sostenuto e cioè che chiunque dal 3 novembre in poi può essere entrato nell'appartamento ed avere inquinato la scena del delitto''.

 

Per i legali, inoltre, l'irruzione nell'abitazione sarebbe una "ancora una conferma della facilità di accesso nel casolare, sia dalla parte anteriore che da quella posteriore dell'abitazione''. ''La scena del delitto - ha affermato l'avvocato Maori - come è stata violata adesso probabilmente potrebbe essere stata violata anche in passato. E' una brutta vicenda che però non fa altro che rafforzare quello che abbiamo sempre detto''.

 

L'avvocato Maori ha poi affermato che ''è opportuno che tutto venga visionato nella maniera più asettica e veloce possibile''. ''Siamo molto dispiaciuti e preoccupati per quello che è successo'' ha aggiunto l'avvocato Brusco. La difesa di Raffaele Sollecito ha da sempre sostenuto l'ipotesi che ad uccidere Meredith Kercher sia stato un ladro, introdottosi nell'abitazione di Via della Pergola dopo aver sfondato il vetro della camera di Filomena Romanelli.