{{IMG_SX}}Perugia, 27 gennaio 2009 - Tra qualche giorno il minimetrò compirà il suo primo anno di vita ed è arrivata l’ora di bilanci. La prima impressione che si ha parlando con chi al minimetrò ci abita più che vicino, è che siano nate, nel corso dei mesi, due correnti di pensiero ben distinte. "Per le persone come me senza patente - afferma Beatriz Huapealla, che abita proprio sopra la fermata di Fontivegge - è stata una cosa più che positiva. Invece di aspettare l’autobus e perdere ore per la strada, il minimetrò passa ogni dieci secondi ed è comodissimo. Per quanto riguarda il rumore poi - prosegue Beatriz - non ho mai avuto grandi problemi. Sono al lavoro tutta la mattina e la sera alle 21 gli impianti chiudono senza creare alcun problema".

 

Stessa linea di pensiero anche per Paolo Anniboletti, proprietario del locale ‘Sunset’. "I binari si affacciano proprio sulla terrazza del mio ristorante - dice Paolo -, ma la cosa in realtà non mi dispiace affatto. La stazione del minimetrò è proprio qui sotto e confido molto in questa vicinanza per ‘attrarre’ nel locale più turisti possibile. Poi diciamo la verità - conclude - il rumore qui dentro è completamente inesistente". "E’ stata un’idea geniale - afferma entusiasta Giuliana Marlupi, residente in uno di quei palazzi che si affaccia direttamente alla fermata di Madonna Alta -. Considerando il fatto che arrivare in centro con la macchina sta diventando sempre più difficile, il minimetrò è molto comodo e tutto questo rumore proprio non lo sento.

 

In fin dei conti diciamola tutta - continua la Marlupi -, come nelle grandi città tutti prima o poi si abituano al rumore del traffico o a quello delle metropolitane sotterranee, anche qui è tutto un problema di abitudine. Una ‘questione’ però viene sollevata anche dai più ‘accaniti sostenitori’ del metropolitana sopraelevata: "Sarebbe bello se prolungassero un tratto fino all’ospedale Santa Maria della Misericordia. Così sarebbe davvero perfetto". Anche Riccardo Belia è della stessa idea: "Ho il sonno molto leggero, ma non sono mai stato svegliato dal rumore delle carrozze. Abito al quinto piano e lassù non arriva alcun rumore".

 

Altra storia invece per due condomini dei palazzi di Madonna Alta le cui finestre si affacciano direttamente sui binari. "Il rumore era talmente forte - ha spiegato Giorgio Dottori - che abbiamo dovuto installare sulle finestre dei vetri a doppio strato. Le carrozze cominciano il loro ‘lungo cammino’ alle 6.30 di mattina e a quell’ora, quando per le strade della città non si sente un rumore, le corde che tirano lungo i binari sono davvero fastidiose". In effetti la terrazza della famiglia Dottori dista dalla stazione pochi metri "e durante l’estate, quando non ci sono nemmeno i vetri a ‘difenderci’, il rumore arriva direttamente dentro casa".

 

"Il Comune, con questa iniziativa, ha semplicemente buttato via un mucchio di soldi - tuona Marcello Masi -. Quella corda che tira le carrozze crea un rumore insopportabile. Voglio dire, quando in determinate ore della giornata il minimetro va più lentamente il rumore diminuisce drasticamente. Ma quando tutto riprende a muoversi a pieno regime, stare in casa diventa sempre più difficile".