{{IMG_SX}}Perugia, 20 gennaio 2009 - Il naso precede gli occhi. Poi quando la vista prende coscienza di quello scempio sotterraneo, la memoria corre agli scenari apocalittici di 'Io sono leggenda'. Peccato però che qui sotto è tutto vero e i 'vampiri' che ci tagliano la strada hanno gli occhi spenti dei tossici o quelli avidi dei pusher.

 

Adelio Gagliardi, presidente del Comitato per la sicurezza e la legalità di Perugia, nato per soccorrere la zona della Stazione, ci accompagna nel maxi garage di un condominio di via Settevalli, sede di un supermercato e di altri quattro negozi. Sopra marmo e vetro, sotto, ad appena un piano di ascensore, l’inferno. Siamo in cinque e non ci sentiamo per niente tranquilli.

 

Le uscite di sicurezza sono bloccate da cumuli di spazzatura, pentole rotte, water scrostati. Per terra siringhe, profilattici e ogni genere di lordura. L’aria è fetida. Proseguiamo tappandoci il naso, sulle pareti schizzi di sangue e di escrementi. Le scale di emergenza sono impraticabili, il resto è visone da incubo: signori, benvenuti nel regno dello sbando. Ci vogliono almeno cinque minuti per realizzare che siamo in un garage di un condominio nato da poco, in una zona che fa del progresso e della modernità il suo cavallo di battaglia.

 

La gente non ha più parole e voce per denunciare questo mix di miseria e delinquenza. Ma Gagliardi, che ora può contare sulla forza dei numeri, non si arrende. "La settimana scorsa siamo riusciti a far chiudere un bar dove circolavano droga e malaffare". Gli fa eco Kalina Stompel del Consiglio direttivo del Comitato: "Qui sotto è condensata una sommatoria di problemi: droga, prostituzione, clandestinità, uso improprio di attività commerciali, degrado ambientale e igienico-sanitario.

 

Oltre a quello della Polizia, serve un immediato intervento dei servizi sanitari per disinfestare i garage, ma bisogna individuare ed accertare anche la responsabilità degli amministratori condominiali per il caos che si è creato. Necessario anche un sopralluogo dei vigili urbani, per fare le verifiche delle licenze commerciali e degli affitti, e dei vigili del Fuoco per un controllo sull’agibilità delle vie di fuga dei garage".

 

La situazione è drammatica. "Per leggere i contatori - racconta Riccardo Poli - ho dovuto chiamare la Polizia". Gagliardi incalza: "Chiediamo con urgenza alle autorità competenti un intervento decisivo e drastico non solo per sanare la zona, ma anche per individuare la responsabilità di questo inferno. Sono quattro mesi che il Comitato riceve tutti i giorni segnalazioni di disagio e di paura da parte dei residenti".

 

Mario Bianchi rincara la dose. "Letame, rifiuti e delinquenza in piena città, sotto i nostri palazzi. Poi ci scandalizziamo di altre città italiane. Chiediamo troppo? Siamo polemici? Noi non sappiamo più a quale porta bussare per avere un po’ di pace e qualche servizio che funziona. In via Mentana, per esempio, l’illuminazione è carente, mancano le strisce pedonali e i semafori acustici per i non vedenti". Un commerciante alza le spalle: "Vede, laggiù c’è il supermercato della droga. In quella struttura succede di tutto. Ma i nostri amministratori fanno finta di non sentire e di non vedere".