Nigeria, attentato alla Moschea anti Boko Haram: 120 morti

Kano: attacco coordinato di due kamikaze, appoggiati da una quindicina di uomini armati. I feriti sono 270

L'attentato dei Boko Haram alla moschea di Kano in Nigeria (Olycom)

L'attentato dei Boko Haram alla moschea di Kano in Nigeria (Olycom)

Katsina, 28 novembre 2014 - Ha assunto le dimensioni di una massacro quasi senza precedenti l'attentato contro la Grande Moschea anti Boko Haram di Kano in Nigeria. Il bilancio, ancora provvisorio, è di almeno 120 morti e 270 feriti, riferiscono le autorità locali. 

Ad agire sono stati, in un attacco coordinato, due kamikaze, appoggiati da una quindicina di uomini armati. Dopo che i due attentatori suicidi si sono fatti saltare in aria tra i fedeli, all'esterno della moschea, i complici hanno atteso i fedeli in fuga sparando su di loro ad alzo zero. Lo ha spiegato il capo della polizia Emmanuel Ojukwu, aggiungendo che la folla ha linciato 4 degli attaccanti mentre gli altri sono riusciti a darsi alla fuga. 

A capo della Grande Moschea di Kano c'è l'emiro Sanusi Lamido Sanusi, che la scorsa settimana ha dichiarato guerra a Boko Haram. L'emiro non era a Kano al momento dell'attacco: secondo la Bbc, si trova in Arabia Saudita dove è arrivato ieri sera da Parigi. L'emiro, conosciuto anche come Muhammad Sanusi II, ha esortato tutto il nord-est della Nigeria, roccaforte dei Boko Haram, a prendere le armi contro i cosiddetti 'Talebani d'Africa', inimicandosi anche l'esercito perché ha messo in dubbio la capacità dei soldati di proteggere i civili.