New York choc, poliziotto picchia un dodicenne di colore - VIDEO

L'episodio in pieno giorno ripreso da una passante, che ha postato tutto su Facebook

Un agente picchia un dodicenne di colore durante l'arresto a New York

Un agente picchia un dodicenne di colore durante l'arresto a New York

New York, 19 dicembre 2014 - Rischia di accendersi di nuovo la protesta della comunità afroamericana dopo un nuovo video choc che mostra un agente in borghese che picchia un dodicenne di colore a New York. L'episodio è avvenuto in pieno giorno sotto gli occhi increduli dei passanti, e l'intera sequenza è stata ripresa neanche a farlo apposta da un'attrice, Sarah Doneghy, alla quale deve essere sembrato di trovarsi nella scena di un film. La donna ha pubblicato il video su Facebook lo scorso 15 dicembre. "È accaduto oggi mentre andavo all'ufficio postale - ha commentato - quei ragazzini hanno 12 anni". 

 

 

Il filmato mostra alcuni agenti che tentano di ammanettare un ragazzo. All'improvviso spunta un agente in borghese che, ignorando i suoi colleghi, si scaglia contro il dodicenne e inizia a colpirlo ripetutamente. "Fermi, lasciatelo stare", grida una donna. "Non riesco a credere a ciò che ha appena fatto - commenta un'altra che si identifica come un avvocato - dopo tutto quello che sta succedendo. Perché trattate le persone in questo modo? Andate a fare la guerra, questa non è la guerra, è solo un ragazzino di 12 anni". 

La polizia di New York, che nel frattempo ha avviato un'indagine, ha fatto sapere che il ragazzo, insieme ad un altro, è stato arrestato con l'accusa di aver aggredito un compagno di classe. Non si sa dove sia avvenuto esattamente l'incidente ma le immagini rimandano subito alla mente l'episodio durante il quale è morto Eric Garner, ucciso da una stretta alla gola da parte di un poliziotto a Staten Island. Anche in quel caso l'intera scena è stata filmata e l'agente accusato, Daniel Pantaleo, nonostante l'evidenza dei fatti, non è stato incriminato dal Grand Jury. L'arresto del 12enne, inoltre, è avvenuto a meno di un mese dall'omicidio di Tamir Rice, un altro 12enne di colore ucciso da un poliziotto a Cleveland, in Ohio, mentre brandiva una pistola giocattolo. 

Tutti episodi che non hanno fatto che alimentare le proteste sfociate da un capo dall'altro degli Stati Uniti dopo l'uccisione a Ferguson in Missouri del diciottenne, disarmato, Michael Brown contro la polizia violenta e forse troppo prevenuta nei confronti degli afro-americani. Il caso Ferguson e Garner hanno indignato l'America a tal punto che è intervenuto anche il presidente Obama che ha annunciato una stretta antirazzista. Basta con le persone fermate, controllate, perquisite o indagate solo per il colore della pelle. Allo stesso tempo anche la polizia è corsa ai ripari mettendo al bando a livello nazionale il cosiddetto 'racial profiling', la controversa pratica secondo cui i fattori razziali diventano fondamentali nel determinare l'intervento da parte delle forze dell'ordine.