Musei, scatta la rivoluzione. Selfie libero tra i capolavori

Sì del governo alle foto ricordo. Incentivi ai nuovi mecenati

Visitatori scattano foto-ricordo alla Gioconda al Louvre (Ansa)

Visitatori scattano foto-ricordo alla Gioconda al Louvre (Ansa)

Roma, 30 luglio 2014 - La libertà di scatto farà felici gli italiani, ma anche i turisti stranieri a caccia di souvenir del Belpaese. E la dilagante mania per il selfie scoprirà nuovi orizzonti e più forti emozioni, con l’autoritratto non semplicemente con l’amico o con la fidanzata, ma insieme a un’opera d’arte. La nuova legge su cultura e turismo approvata lunedì sera al Senato con 159 sì, 90 no, nessun astenuto (e la quindicesima fiducia posta dal governo), prevede infatti tra l’altro la possibilità di scattare liberamente fotografie all’interno dei musei, cosa che finora era quasi ovunque vietata. Solo foto ricordo, personali, per ritrarsi con Paolina Bonaparte o accanto a un Bronzo di Riace. Foto, dunque, non destinate a un uso commerciale. Una piccola grande rivoluzione, non l’unica contenuta nel provvedimento che spazia dagli incentivi fiscali per favorire il mecenatismo alla Reggia di Caserta, a Pompei, agli incentivi per il cinema. La nuova legge interviene su più fronti e il ministro dei Beni culturali, Dario Franceschini, sottolinea soddisfatto: «Finalmente anche in Italia ci sono strumenti fiscali adeguati per sostenere la cultura e rilanciare il turismo. Veniamo da anni di tagli, è arrivato il momento di investire».

Tra le novità più importanti, l’ArtBonus, ovvero un credito d’imposta del 65 per cento per donazioni in favore di interventi di manutenzione, protezione e restauro di beni culturali pubblici, musei, siti archeologici e biblioteche pubbliche. Alla Reggia di Caserta arriverà un commissario ed entro la fine dell’anno dovrà liberare gli spazi occupati da attività non inerenti alla natura museale del luogo. Al Progetto Pompei lavorerà una segreteria tecnica di progettazione di non più di 20 persone e verrà rafforzata la normativa anticorruzione e migliorata la trasparenza nelle procedure per le gare di appalto. Sostegno al cinema: soprattutto per incentivare le produzioni straniere in Italia (con utilizzo di manodopera italiana) viene innalzato da 5 a 10 milioni di euro il limite massimo del credito d’imposta e sale da 110 a 115 milioni di euro il fondo destinato al tax credit per le produzioni cinematografiche. L’Enit-Agenzia nazionale del turismo è trasformata in ente pubblico economico e per favorire lavori di riqualificazione delle strutture alberghiere, viene concesso un credito di imposta pari al 30 per cento delle spese sostenute. Soddisfatto il presidente di Associazione Italiana Confindustria Alberghi, Giorgio Palmucci, che però afferma: «C’è la consapevolezza che il decreto da solo non è sufficiente a recuperare anni di crisi economica e pertanto ci auguriamo che questo non sia un punto di arrivo».