Mercoledì 24 Aprile 2024

Mucca pazza, torna l'incubo: segni del morbo su un bovino in Galles

Al momento non ci sono elementi per ipotizzare la contaminazione di carni vendute nei supermercati

Mucca pazza (Ansa)

Mucca pazza (Ansa)

Londra, 2 ottobre 2015 - Mucca pazza, uno spettro che torna dal passato. Nel Regno Unito, dove tutto è iniziato quasi 30 anni fa. E ora la notizia che rischia di creare il panico: i segni del morbo sono stati trovati sulla carcassa di un bovino rinvenuta in una fattoria nel Galles. Lo conferma lo stesso governo locale di Cardiff, specificando come non si abbiano elementi per ipotizzare la contaminazione di carni vendute nei supermercati.

NIENTE PSICOSI - Sia chiaro, non è un caso isolato che deve scatenare il panico. Quello gallese è il primo caso registrato quest'anno. Un altro era stato riscontrato dalle autorità sanitarie nel 2014 e ben tre casi si erano avuti nel 2013. Il governo gallese predica serenità e, anzi, per voce del sottosegretario all'Industria agroalimentare e all'alimentazione, Rebecca Evans, spiega come "l'aver identificato questo caso dimostra come i controlli stiano funzionando". 

UNO SPETTRO DAL PASSATO - L'encefalopatia spongiforme bovina, questo il nome scientifico, fu identificata per la prima volta nel Regno Unito nel 1986. Si tratta, scientificamente, di una variante rara della malattia di Creutzfeldt-Jakob. Gli anni del grande allarme furono gli anni Novanta e i primi anni Duemila, ma non si sa esattamente quante persone siano in realtà morte per il morbo, causato da un prione che porta alla lenta, ma inesorabile malattia neurologica degenerativa.

I RISVOLTI COMMERCIALI - La 'mucca pazza' se la ricorda bene il settore dell'industria agroalimentare. L'allerta per il morbo si trasformò in un vero e proprio disastro per le produzione e al commercio delle carni, che colpì soprattutto il Regno Unito. Paese in cui sono stati registrati negli animali, negli anni, quasi 185mila casi, come certificato dalla World Organisation for Animal Health, l'Organizzazione mondiale per la salute animale, nel 2012. Quest'estate, in agosto, due morti sospette per encefalopatia spongiforme bovina si sono registrate in Salento.