Venezia, ecco tutti i film in gara. Tris d'assi per l'Italia con Martone, Munzi e Costanzo

In lizza 'Il giovane favoloso' di Mario Martone con Elio Germano e Michele Riondino; 'Hungry Herts' di Saverio Costanzo con Alba Rohrwacher; 'Pasolini' di Abel Ferrara con Riccardo Scamarcio, Ninetto D'Avoli, Valerio Mastrandrea e Willem Dafoe

Il manifesto della 71esima mostra del cinema di Venzia (Ansa)

Il manifesto della 71esima mostra del cinema di Venzia (Ansa)

Roma, 24 luglio 2014 - L'Italia presenta in concorso alla 71esima Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia tre pezzi da 'novanta': Mario Martone, Saverio Costanzo e Francesco Munzi. Quattro se si conta l'ormai 'adottato' Abel Ferrara. 

Sono tre i film italiani in concorso quest`anno alla Mostra internazionale d`arte cinematografica di Venezia (27 agosto-6 settembre): "Il giovane favoloso" di Mario Martone che racconta la vita di Giacomo Leopardi tra Recanati, Firenze e Napoli, con Elio Germano nel ruolo del grande poeta, "Anime nere" di Francesco Munzi, su una famiglia criminale calabrese vicina alla `ndrangheta, girato tra l`Olanda, Milano e l`Aspromonte, e "Hungry hearts" di Saverio Costanzo, film a piccolo budget girato a New York su una coppia di italiani che si incontra in Usa e si trova di fronte ad una grande prova, con Alba Rohrwacher.

In concorso alla Mostra anche il film di Abel Ferrara "Pasolini", nato da una coproduzione tra Francia, Belgio e Italia, con Willem Dafoe nel ruolo dello scrittore e Riccardo Scamarcio in quello di Pino Pelosi, girato a Roma e nei luoghi cari a Pasolini.

I FILM IN CONCORSO - Saranno venti i film in concorso quest`anno al festival, che verrà aperto con la pellicola "Birdman" di Alejandro G. Iñárritu con Michael Keaton. Tra i registi stranieri in concorso spiccano i nomi del turco Fatih Akin, con "The cut", film epico sul genocidio armeno, Ramin Bahrani con "99 homes" con Andrew Garfield su coloro che sono rimasti senza casa in Usa dopo la crisi dei mutui, Andrew Niccol con "Good kill", film con Ethan Hawke sull`uso dei droni in ambito militare, il russo Andrei Konchalovski con "The postman`s white nights".

Quattro saranno i film Usa in gara, fra cui "Manglehorn" di David Gordon Green, con Al Pacino, che sarà a Venezia il 30 agosto, e quattro i francesi, fra cui "3 coeurs" di Benoit Jacquot con Catherine Deneuve, Chiara Mastroianni e Charlotte Gainsbourg e "Loin des hommes" di David Oelhoffen, tratto da Camus, con Viggo Mortensen. 

DIVI E RICERCA - Un festival con i divi ma anche un festival "di ricerca", con molti film legati dal tema della guerra e della letteratura. Sarà soprattutto questo per il direttore Alberto Barbera la 71esima Mostra internazionale d`arte cinematografica di Venezia. "Non ha senso fare un festival solo con film attesi o in uscita, un`istituzione come la Biennale ha per vocazione quella di andare alla ricerca di quanto si produce nel mondo, delle cinematografie e dei registi emergenti" ha affermato Barbera, che ha sottolineato che comunque a Venezia non mancherà il glamour, visto che tra gli interpreti dei film in concorso e fuori concorso ci sono nomi come Al Pacino, Viggo Mortensen, Naomi Watts, Andrew Garfield, Edward Norton, Ethan Hawke, Bill Murray, Jennifer Aniston, Catherine Deneuve, Charlotte Gainsbourg, oltre a un nutrito gruppo di italiani.

Nelle tre sezioni del festival verranno presentati 55 film inediti, provenienti da 40 Paesi: "una selezione che sa scommettere, che assume rischi" ha detto Barbera. Il direttore ha sottolineato che molti di questi film "fanno riferimento alla guerra, perché è uno spettro che incombe: dal film giapponese di Tsukamoto `Nobi`, a `Loin des hommes` con Viggo Mortensen a `Good kill` sull`uso dei droni: tutti film che esprimono una preoccupazione diffusa" ha affermato il direttore.

L`altro filo rosso è la letteratura, visto che molti film sono tratti da libri o sono legati ad autori, come quello di Ferrara su Pasolini o quello di Martone su Leopardi, ma anche il film di Francesco Munzi "Anime nere" e quello di Renato De Maria "La vita oscena" sono tratti da romanzi. Secondo Barbera, "la letteratura è un riferimento costante forte nel cinema contemporaneo". Toccheranno la politica italiana il film della Guzzanti sulla trattativa stato-mafia e quello di Maresco su Berlusconi: "Sono film destinati a suscitare dibattiti, spero non polemiche, e sono stati selezionati perché sono bei film" ha concluso Barbera.