Morì di tumore ai polmoni, risarcimento milionario alla famiglia della vittima

Le motivazioni del giudice: "Non può dubitarsi del nesso causale tra l'assunzione di tabacco e la morte"

Sigaretta, fumo, foto generica (Newpress)

Sigaretta, fumo, foto generica (Newpress)

Milano, 24 luglio 2014 - Ha fumato un milione di sigarette prima di morire di tumore ai polmoni. Ora la famiglia della vittima, un impiegato di 54 anni, ha ottenuto un risarcimento di un milione di euro. Secondo il giudice civile di Milano Stefania Illarietti - motivato in una sentenza con cui ha condannato la British American Tobacco s.p.a.(già Ente Tabacchi spa) - "non può dubitarsi del nesso causale tra l'assunzione di tabacco e la morte". La società dovrà pagare anche gli interessi, le spese legali e il costo del funerale.

Il provvedimento si fonda su una sentenza con cui la Cassazione aveva inquadrato l’”attività di commercializzazione e produzione” di sigarette, “pericolosa”, su una consulenza tecnica disposta dal Tribunale e anche sul fatto che prima del 1991, quando è diventato obbligatorio per legge, sui pacchetti di sigarette non compariva ancora l’avvertenza dei danni provocati dal fumo e del “rischio cancerogeno”.

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