Tifosi di Nibali con la bandiera dei Cannibali, i supporter toscani del campione
Francesco Marinari
Twitter: framar1977
Montecatini, 26 luglio 2014 - Appuntamento a Parigi. I tifosi toscani di Vincenzo Nibali migrano verso la capitale francese in attesa della grande festa in giallo sui Campi Elisi al Tour de France 2014. Vedere il campione sul gradino più alto del podio è uno spettacolo che nessuno vuole perdersi. Per questo la maggior parte dei supporter non saranno alla cronometro, penultima tappa di questa Grand Boucle 2014, preferendo appunto godersi l'apoteosi. C'è molta Toscana nella vittoria in giallo di Vincenzo Nibali. Quella Toscana che quando aveva solo 16 anni lo accolse.
Voleva diventare un grande ciclista internazionale, un atleta conosciuto in tutto il mondo: Nibali ce l'ha fatta, grazie anche proprio alla Toscana, ai tanti allenamenti quando era soltanto uno dei tanti atleti su due ruote. Mastromarco, la frazione di Lamporecchio che lo ha "adottato" tanti anni fa, è pronta alla festa nei bar e nelle case insieme a tutta Italia e alla Sicilia, la terra d'origine di Vincenzo Nibali.
Ora, il campione e la moglie Rachele insieme alla loro piccola Emma vivono in Svizzera. Ma c'è da scommetterci che il campione verrà a Mastromarco per una grande festa come è successo dopo la vittoria al tour dello scorso anno. I Cannibali, così si chiama il club che tifa per Vincenzo Nibali e lo segue ovunque, sono guidati da un avvocato pistoiese, Fausto Malucchi, grande appassionato di ciclismo, il cui studio in questi giorni è chiaramente "chiuso per Tour", come lui stesso ha scritto su Facebook. La cronometro da Bergerac a Perigueux, penultima tappa del Tour 2014, non vedrà molti Cannibali sul percorso. "La maggior parte salta la crono, nessuno vuole perdersi il momento magico di Parigi", dice proprio Malucchi.
E dunque, ecco le foto della bandiera dei Cannibali che già sventola nei pressi della Torre Eiffel. Serve preparare la grande festa per Vincenzo Nibali. Tutti vogliono essere in prima fila per vederlo sul gradino più alto del podio. La Toscana del pedale è davvero la culla del ciclismo internazionale.