Camporcioni, una strada a rischio

Otto chilometri fra buche ed erbacce

Un tratto della provinciale Camporcioni

Un tratto della provinciale Camporcioni

Montecatini Terme, 2 luglio 2016 - Otto chilometri di buche ed erbacce. Ecco come si presenta in estrema sintesi la via «Camporcioni», diventata una delle più trafficate della Valdinievole, ma che dopo la riforma delle Province sembra abbandonata. La strada che collega l’autostrada con la Valdinievole est ha un’importanza strategica nella assetto viario della nostra zona. Ma giorno dopo giorno le sue condizioni peggiorano e chi la percorre protesta. E c’è chi si chiede: «Ma almeno con i soldi che vengono pagati per i passi carrabili si potrebbe far qualcosa?». Il presidente della Provincia Rinaldo Vanni mesi fa aveva calcolato un milione di euro per la sua sistemazione. Ma il taglio dell’erba lungo la carreggiata dovrebbe avere un costo di ventimila euro. E sarebbe necessario. Anche perchè con la primavera parecchio piovosa le erbacce in più punti hanno ricoperto cartelli stradali e pioli laterali. 

Già partendo da Chiesina Uzzanese dopo poche decine di metri ci si comincia ad accorgere dei problemi: il ponte sul fiume  Pescia ha tre transenne sistemate al parapetto. Subito dopo iniziano rovi ed erbacce che avvolgono il guard-rail. Al’incrocio con via Calle Centoni la vegetazione è così alta che rende difficoltosa la visibilità. Nel comune di Ponte Buggianese, proprio in località Camporcioni, che dà il nome alla strada, sulla curva che segue subito dopo l’incrocio con via Moggio i rampicanti hanno oscurato alcune segnali di curva pericolosa. In alcuni punti poi l’abbondante vegetazione sta invadendo la carreggiata, come ad esempio nel comune di Montecatini, sul cavalcavia dopo il distributore della «4 Petroli». 
 
Il problema principale è però quello dell’asfalto che in prossimità delle zone industriali di Chiesina Uzzanese e commerciali di Massa e Cozzile è davvero usurato e pieno di buche e avvallamenti. Una vera trappola per i mezzi a due ruote, biciclette e scooter. Il punto più difficile è quello che va da Casabianca alla rotonda di Biscolla. Ma in questo caso, come si è visto, l’importo per la sistemazione dell’asfalto è piuttosto costosa e l’intervento richiede una certa complessità. Secondo i tecnici della Provincia infatti è necessario anche ricostruire lo strato sottostante al manto stradale. 
A rendere a rischio la strada come se non bastassero i problemi dell’asfalto e della vegetazione ci si mettono poi i comportamenti degli automobilisti che spesso compiono manovre a rischio svoltando dove non è consentito, invece di percorrere qualche centinaio di metri in più e invertire la marcia alle apposite rotatorie.