Raddoppio, spunta l'ipotesi viadotto

Da viale Foscolo fino a piazza Italia

Un momento dell'assemblea in municipio

Un momento dell'assemblea in municipio

Montecatini Terme, 19 giugno 2016 - Un viadotto potrebbe collegare viale Foscolo, partendo dalla rotatoria del PalaTerme, con piazza Italia, nel caso in cui il raddoppio della ferrovia in città fosse realizzato con un passaggio a raso. E’ questa una delle novità emerse ieri pomeriggio, durante l’incontro tra il sindaco Giuseppe Bellandi, gli assessori della sua giunta e i residenti della zona Sud. L’amministrazione ha confermato che Rete Ferroviaria sta lavorando a due soluzioni per l’intervento previsto sulla linea a Montecatini: a raso e sopraelevata. «Lo staff dei tecnici – ha detto Bellandi – ci ha mostrato i primi studi realizzati da alcuni progettisti di Roma. In qualsiasi caso, gli abbattimenti previsti per alcuni immobili sono più o meno gli stessi». L’attuale passaggio a livello di via Marruota, nel caso di un raddoppio a raso, dovrebbe essere sostituito con un sottopasso che da piazza Gramsci condurrebbe in via Cividale. «Le criticità maggiori – ha proseguito Bellandi – riguarderebbero senza dubbio via Tripoli, a causa della presenza del Salsero, che scorre sottoterra. Andrebbe deviato, non potrebbe rimanere al centro. Facendolo partire in salita all’altezza della rotonda del Palaterme, sarebbe possibile realizzare un viadotto, che andrebbe a scendere in piazza Italia, all’altezza del check in dei bus turistici».

Riguardo al passaggio al livello di via del Salsero, sempre in caso di raddoppio con passaggio a raso, sembra inevitabile l’innalzamento di un muro. «Nel caso della realizzazione di una linea ferroviaria sopraelevata – ha aggiunto il sindaco – la partenza in salita sarebbe a metà dei binari della stazione di piazza Italia, fino ad arrivare a non più di 3,3 metri in via Tripoli, 4,5, in via del Salsero, e 4,4 in via Marruota. Sarebbe realizzato un manufatto in acciaio con elementi in plexiglas». Entrambi i progetti sembrano prevedere il mantenimento della stazione Montecatini Centro, in piazza Italia, a differenza di quanto era stato prospettato a Bellandi in un primo momento. «I lavori per il passaggio a raso – ha sottolineato il sindaco – comporterebbero una sospensione di circa un mese e mezzo lungo la linea, mentre quelli per la sopraelevata di due anni». Le due ipotesi hanno scatenato reazioni diverse tra i partecipanti all’incontro. «La sopraelevata – ha detto Massimo Macucci, docente dell’Università di Pisa – da un punto di vista estetico è davvero orribile. La sospensione del servizio per due anni si riferisce all’assenza di problemi sul cantiere: potrebbe durare anche di più». Secondo Marta Gentili, del comitato «Montecatiniunasola» «la sopraelevata è la soluzione meno peggiore in questo contesto. Va sottolineata la cattiva metodologia utilizzata dallo Stato e dalla Regione che non hanno realizzato un progetto preliminare di tutta la linea. Nessuno ci ha ancora spiegato perché non è possibile fare l’interramento».