Cinque vite salvate da Michele Vannelli

Gli organi dell'imprenditore sono stati trapiantati come avrebbe voluto lui

Michele Vannelli

Michele Vannelli

Montecatini 20 maggio 2015 - Cinque persone continuano a vivere grazie agli organi di Michele Vannelli, l’imprenditore montecatinese scomparso alcune settimane fa a soli 48 anni, dopo l’incidente sul lavoro avvenuto all’interno di Standhall, la ditta specializzata negli allestimenti per fiere e manifestazioni che gestiva col fratello Gabriele a Stabbia di Cerreto Guidi. L’uomo, oltre ai genitori e ai tre fratelli, ha lasciato la moglie e i due figli, un maschio e una femmina, di 11 e 8 anni.

 

A Careggi, dove l’uomo ha trascorso una notte in coma, una volta constata la morte cerebrale, è stato effettuato l’espianto degli organi: una scelta che Michele, persona solare e disponibile verso gli altri, aveva sempre detto di voler fare in situazioni del genere. Un rene è stato trapiantato a un uomo di Milano, di 51 anni, mentre l’altro, insieme al pancreas, è andato a un quarantunenne di Pisa.

Il cuore dell’imprenditore è stato trapiantato a una persona di 59 anni di Siena, mentre il fegato, con una procedura di urgenza, è toccato a un giovane di 35 anni di Pisa. I polmoni sono toccati a una persona di 46 anni di Siena, mentre i tessuti, destinati a interventi per ustioni, le cornee e piccole parti delle ossa, da utilizzare per le cure di tumori, sono andati alla banca delle conservazioni degli organi.

“Nell’esserle vicini in questo momento – ha scritto il coordinamento di Careggi per la donazione degli organi e dei tessuti alla moglie di Michele– vogliamo esprimere il nostro ringraziamento per la generosità e l’altruismo mostrato nei confronti di persone che, grazie al suo gesto di solidarietà, avranno una vita migliore. Nella speranza che, nel tempo, questo gesto le possa essere d’aiuto ad attenuare la sofferenza di oggi, le esprimiamo la nostra partecipazione e le rinnoviamo un sincero ringraziamento a nome della comunità tutta”.

La grande passione di Michele Vannelli era legata alle macchine progettate da Leonardo da Vinci, un’attività che seguiva tramite l’associazione “Leonardo Universalis”. Da oltre vent’anni, inoltre, aveva instaurato un forte legame di collaborazione e amicizia con Alessandro Vezzosi, direttore del museo ideale di Leonardo a Vinci. Il padre Walter è un imprenditore assai conosciuto a Montecatini, dove, negli anni passati, ha gestito il ristorante “Al Coppo” e la discoteca Excalibur, un grande complesso realizzato come un castello medioevale dove sono passati grandi personaggi del jet set internazionale.