Truffa dell'avvocato, anziano consegna beni per 2mila euro

I malviventi hanno convinto l'uomo che il figlio doveva pagare i danni di un incidente stradale

Carabinieri

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Montecatini, 5 maggio 2016 - Un pensionato di 76 anni, nei giorni scorsi, ha denunciato alla Compagnia dei carabinieri di Montecatini, di avere subito la truffa dell’"avvocato". La vicenda ricalca in parte un clichè già visto in episodi accaduti di recente, e in parte si arricchisce purtroppo di nuovi espedienti sempre più spregiudicati che i truffatori attuano per ingannare le vittime. In questo caso, alla vittima è arrivata la classica telefonata di un sedicente legale che  gli annunciava che il figlio,  avendo provocato un incidente stradale, aveva bisogno di 4mila euro per risarcire la controparte e, non disponendo ovviamente della somma richiesta, chiedeva al padre l'anticipo dei soldi.

L’interlocutore, per accreditare la veridicità della sua richiesta, ha invitato la vittima a rivolgersi al 112 per avere conferma di tutta la vicenda. Molto probabilmente, il truffatore non ha interrotto la comunicazione, e la vittima, dopo avere formato il numero di emergenza, ha in realtà continuato a parlare con lo stesso malvivente o un suo complice, il quale ha ovviamente finto di essere un appartenente all’arma, confermando la storia e, riferendogli, che di lì a poco un collega sarebbe passato a ritirare il denaro. Cosa che è effettivamente avvenuta dopo pochi minuti, quando, un sedicente carabiniere in abiti civili, si è presentato nell’abitazione dell’anziano, il quale non disponendo di denaro contante, gli ha consegnato monili in oro e due orologi per un valore di 2000 euro.

Solo dopo aver parlato con il congiunto, l’anziano ha realizzato di essere stato vittima della truffa denunciando l’episodio alla Compagnia di Montecatini. La vicenda rientra in quella tipologia di reati predatori realizzati contro gli anziani che negli ultimi anni sono sensibilmente aumentati su tutto il territorio nazionale. E’ fondamentale l’opera di informazione che viene svolta dalle forze di polizia, da istituzioni e da associazioni varie ma è altrettanto importante il passa parola che le stesse potenziali vittime possono fare partecipando le informazioni ricevute nel corso delle varie iniziative anche a coloro che, nella propria cerchia di conoscenza, hanno difficoltà a muoversi o avere rapporti sociali.