Terme, nuovo vertice tra l'azienda e i sindacati

Mutuo Bnl e interventi sul personale al centro del confronto

Preoccupazione per il futuro delle Terme

Preoccupazione per il futuro delle Terme

Montecatini 2 settembre 2015 - I sindacati tornano a incontrare i vertici delle Terme, dopo la pausa estiva. E’fissata lunedì 7 settembre la nuova riunione tra i rappresentanti dei lavoratori con l’amministratore unico Carlo Brogioni e la consulente Arabella Ventura. Sul tavolo ci sono varie questioni fondamentali per il futuro dell’azienda di viale Verdi, nell’attesa che la Regione, azionista di maggioranza, annunci gli interventi concreti per salvare l’impresa più importante di Montecatini.

 

Secondo indiscrezioni che vanno avanti da tempo, senza essere mai state smentite, le Terme potrebbero sottoscrivere la nuova clausola del mutuo con il pool di banche guidate da Bnl, per avere altri 8 milioni da utilizzare per i lavori al cantiere Leopoldine. Lo scorso anno, l’ex amministratore unico Fabrizio Raffaelli venne criticato duramente per aver portato avanti questo obiettivo da parte dell’allora assessore regionale Sara Nocentini. Oggi, in concreto, potrebbe avvenire la stessa cosa, anche se con qualche modifica dei termini contrattuali.

 

Poi, un giorno, da Firenze, qualcuno potrebbe degnarsi di spiegare alla città perché il tanto vituperato obiettivo di Raffaelli potrebbe diventare la decisione migliore per l’immediato futuro della società. Un’osservazione che non vuole mettere assolutamente in dubbio la professionalità e le competenze di Brogioni e Ventura, chiamati a intervenire nel momento più difficile della storia di Montecatini. Un altro aspetto importante è rappresentato dagli interventi che l’azienda intende fare sul personale, durante il periodo invernale.

 

Ventura, in più di un’occasione, ha dichiarato la volontà di non utilizzare i contratti di solidarietà nei confronti del personale, mostrandosi incline a rivedere i contratti dei funzionari in servizio. Non è dato ancora sapere a che punto sia l’azione annunciata durante i vertici con la maggioranza alla guida del Comune e le associazione dei commercianti e degli albergatori. Ma per il personale della società di viale Verdi potrebbe partire anche una revisione del contratto integrativo, anche se le eventuali modifiche dovrebbero ottenere il via libera dei sindacati. Le Terme, insomma, sono arrivate a un punto dove non è più possibile decidere rinvii e occorre prendere decisioni, in un modo o nell’altro.