Mercoledì 8 Maggio 2024

"Terme, se ci sono irregolarità legate al passato perché il sindaco Bellandi non fa denunce?"

Riccardo Sensi (Mi piace Montecatini) presenta un'interrogazione e chiede chiarezza sul caso "TERME, LA REGIONE CHIARISCA LE SUE INTENZIONI SUL FUTURO DELL'AZIENDA"

Riccardo Sensi (Mi piace Montecatini)

Riccardo Sensi (Mi piace Montecatini)

Montecatini 22 gennaio 2015 - Sale la tensione tra maggioranza e opposizione in consiglio comunale sulla vicenda Terme. Il consigliere di minoranza Riccardo Sensi, in seguito alle dichiarazioni rilasciate dal vicesindaco Ennio Rucco sulle pagine del social network Facebook, presenta un'interrogazione dove chiede all'amministrazione di chiarire vari aspetti del progetto Leopoldine. “Chi viene eletto come amministratore della cosa pubblica - dice l'esponente dell'opposizione - è chiamato a fare due cose: risolvere i problemi della città e delle persone o denunciare alla procura della repubblica o della corte dei conti se verifica reati o danni erariali. Riconosco senza dubbio i vari errori commessi nel secondo mandato dell'amministrazione di Ettore Severi in questa vicenda, ma, sulle Terme, la giunta, al sesto anno di mandato, non è stata capace di risolvere alcunché e accusa chi l'ha preceduta di ogni disastro e nefandezza. Addirittura, su Facebook, si legge un commento del vicesindaco che parla di un buco di 40 milioni di euro e si rammarica perché nessuno è andato in galera".

 

"Perché allora   - prosegue Sensi - il vicesindaco non ha denunciato alle autorità ed alla città i responsabili di questo buco, indicando fatti e atti? .Perché Rucco in sei anni non ha provato a ridimensionare e rimodulare il progetto ed a ristrutturare la società? Non è che il buco di cui il vicesindaco vagheggia si è pure prodotto nei sei anni di mandato della sua giunta che, non bloccandolo, ha di fatto avallato il progetto che è stato messo a gara nel 2009?-”. Sensi presenta una serie di quesiti al sindaco Giuseppe Bellandi. “Lei o i membri della sua giunta – domanda - siete a conoscenza di atti o fatti relativi alla vicenda Terme che configurino reati od ipotesi di danni erariali? In caso contrario come può spiegare il commento apparso su Facebook del suo vicesindaco che, atteso il buco di 40 milioni di euro sulle Terme, si rammarica perché nessuno è andato in galera?"

 

"Per quale motivo - conclude - posto che molti suoi sostenitori (ma ad onor del vero non lei) accusano la giunta Severi di essere l'unica responsabile dello stallo al cantiere Leopoldine, lei nell'estate del 2009 e cioè non appena iniziati i lavori o nei mesi successivi, non ha impartito indirizzi per bloccare le opere, al fine di ridimensionare il progetto e consentirne la celere ripresa? Per quale motivo in questi sei anni lei e la sua giunta non avete ridimensionato il progetto in modo da farlo costare una cifra sopportabile per le casse della società? Se il progetto doveva costare 15 milioni di euro circa ed invece è quotato quasi il doppio perché non è stata promossa una causa di risarcimento danni nei confronti di Massimiliano Fuksas che, a termini contrattuali, doveva contenere l'impatto economico del progetto entro tale limite?”