Terme, la crisi russa fa saltare la vendita della palazzina dei consulenti: bilancio 2014 a rischio perdita

L'aspirante compratirce fermata dal blocco delle transazioni bancarie e dalla svalutazione del rublo

La palazzina dei consulenti resta invenduta

La palazzina dei consulenti resta invenduta

Montecatini 21 aprile 2015 - La guerra in Ucraina miete un’altra «vittima» illustre anche in Valdinievole. Doccia gelata sulle Terme, che pensavano di aver concluso la vendita della palazzina dei consulenti con la ricca donna russa che si era fatta avanti nei mesi scorsi. La cessione dell’immobile avrebbe dovuto portare circa un milione e 300mila euro nelle casse della società, una somma assai importante per andare avanti. Ora il bilancio 2014 della società, che sarà presentato mercoledì 29 dall’amministratore unico uscente Fabrizio Raffaelli, rischia di chiudere in perdita. La guerra in Ucraina ha scatenato due situazioni insormontabili e l’affare è saltato.

 

Ma cosa è successo di preciso in queste ultime settimane? La ricca russa intenzionata ad acquistare la palazzina dei consulenti ha provato a inviare una piccola somma in Italia, per valutare la possibilità di praticare transazioni internazionali. Purtroppo i soldi sono stati bloccati, così come sarebbe avvenuto per la somma necessaria all’acquisto dell’immobile. Oltretutto, negli ultimi mesi, il rublo ha subito una svalutazione stimabile intorno al 40-50%, rendendo assai sconveniente un’operazione di questo genere. Così, dopo aver raggiunto un accordo transattivo tra le due parti coinvolte, l’operazione è stata annullata.

 

Spetterà al nuovo amministratore unico Carlo Brogioni avviare una nuova procedura per la vendita della palazzina dei consulenti. Nel caso in cui dovessero essere accettate le osservazioni presentate dall’azienda sul regolamento urbanistico, adottato lo scorso anno dal consiglio comunale, in cui si chiedeva di dare destinazione abitativa all’immobile, la vendita potrebbe essere ancora possibile sul mercato. E pensare che l’azienda di viale Verdi pensava di aver concluso finalmente la procedura, arrivata al terzo tentativo. Il 29 giugno 2012, infatti, venne pubblicato il primo bando , con offerte minime da un milione e 365mila euro. Nonostante l’annuncio riportato da importanti quotidiani nazionali, però, nessuno si fece avanti. Un altro tentativo fu fatto pochi mesi dopo, con scadenza il 21 settembre, praticando un ribasso del 12%. Anche quella volta, la vendita andò deserta e la palazzina dei consulenti rimase invenduta