Terme, l'azienda vuole affidare all'esterno la gestione dell'attività sanitaria

Nuovo incontro tra i sindacati, la proprietà e i vertici dell'azienda

Prosegue il confronto sul futuro delle Terme

Prosegue il confronto sul futuro delle Terme

Montecatini 21 maggio 2016 - Le Terme vogliono esternalizzare il settore relativo alla gestione dell'attività sanitaria. E'questo l'obiettivo primario emerso ieri mattina, durante il confronto tra i vertici della società e i sindacati. Nell'ambito della procedura di mobilità aperta per circa 13 dipendenti, funzionari e impiegati, il principale obiettivo sarebbe quello di trasformare a partita Iva il rapporto di lavoro con Antonio Galassi, attuale direttore sanitario, e altri due medici. Federica Fratoni, assessore regionale al termalismo, stempera le polemiche scoppiate dopo la comunicazione inviata a Firenze dal Comune, dove il sindaco Giuseppe Bellandi ha espresso perplessità per la delibera approvata dalla giunta di Enrico Rossi il 10 maggio scorso.

 

“L'incontro tenuto ieri con i sindacati – spiega – è stato franco e improntato al senso di responsabilità. I rappresentanti dei lavoratori hanno espresso il disagio dei lavori, ma abbiamo necessità di operare verso il pareggio di bilancio. La delibera approvata il 10 maggio scorso dalla Regione è rigorosa, ci muoviamo nell'ottica del decreto del ministro Marianna Madia, in fase di approvazione, dove si stabilisce che le società pubbliche possono anche fallire. Colgo la comunicazione inviata dal Comune come un fatto positivo, perfettamente in linea con quanto dichiarato dalla Regione nella delibera. La vendita degli immobili non strategici delle Terme, a mio avviso, dovrà essere agganciata al canale internazionale che stiamo cercando anche per il vecchio Meyer, a Firenze, e altri ospedali della Toscana. E puntiamo al coinvolgimento di un privato nella conclusione dei lavori e nella gestione delle Leopoldine. In questa fase, non è immaginabile una ricapitalizzazione delle Terme da parte dei soci”.

 

I sindacati torneranno a incontrare i vertici dell'azienda il 7 giugno. Aniello Montuolo, responsabile provinciale di Fisascat-Cisl, conferma che “i vertici dell'azienda parlano di esternalizzare la gestione dell'attività sanitaria. Nei prossimi giorni, si terranno vari incontri con i 13 dipendenti coinvolti nella procedura di mobilità e torneremo a vederci il 7 giugno. La possibile esternalizzazione del servizio sanitario delle Terme è preoccupante: la stessa sorte potrebbe toccare ad altri settori”. Luisella Brotini, responsabile provinciale di Filcams-Cgil, ribadisce che “la proprietà è stata chiara: bisogna raggiungere il pareggio di bilancio nel 2016 e quello della gestione caratteristica nel 2017. Con le banche sono in corso trattative sul rientro del mutuo contratto a suo tempo per il cantiere Leopoldine”. Paolo Meacci, responsabile provinciale di Uil-Tucs, afferma come “nei prossimi giorni, potrebbe essere possibile ridurre il numero dei lavoratori coinvolti nella procedura di mobilità, alle Terme. Entro il 7 giugno, sarà possibile fare chiarezza”.